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Tutto era partito dalla denununcia del padre di una ragazzina nei confronti del suocero. Il nonno è stato così...
Tutto era partito dalla denununcia del padre di una ragazzina nei confronti del suocero. Il nonno è stato così indagato per corruzione di minore (609 quinquies). La ragazza all’epoca aveva 15 anni. Ieri mattina è stato rinviato a giudizio. E la prima udienza si terrà a breve, l’11 aprile davanti alla giudice Annalisa Dini.
Il nonno è accusato di aver scattato foto con il suo cellulare quando la nipote era in posizioni particolari, di aver mostrato all’adolescente video con contenuti non adatti a quell’età e persino "di aver installato una telecamera che riprendesse la porta di accesso alla casa della minorenne".
I fatti contestati risalgono tra l’estate e l’autunno del 2022 e sarebbero accaduti in provincia di Pisa. Le indagini sono state curate dai carabinieri. Per il pubblico ministero Sisto Restuccia non c’erano i presupposti per sostenere l’accusa e aveva chiesto l’archiviazione per l’uomo che ora è diventato imputato, difeso dall’avvocato Gino Doveri. Il padre, con l’avvocato Massimo Nitto, si è opposto e si è costituito parte civile. Il caso era stato discusso. È stata quindi respinta la richiesta di archiviazione e adesso si terrà il processo per questa vicenda tanto delicata.
Ad aprile si aprirà il procedimento davanti al giudice monocratico per questo ultra 70enne. Era stata la ragazza a dire che il nonno la fotografava: l’avrebbe visto con il cellulare in mano. Da qui gli approfondimenti.
Antonia Casini