L’Azienda ospedaliero universitaria pisana ha istituito "un servizio di vigilanza h24 interno al pronto soccorso, oltre ad aver imposto che tutti i varchi di ingresso carrabili ai due presidi ospedalieri siano presidiati da vigilanza: ci sono inoltre una pattuglia a piedi di giorno nei vari reparti e un’autopattuglia h24 che effettuano ricognizioni continue su entrambi i presidi ospedalieri, gli steward e la vigilanza che gestiscono le aperture e chiusure dei cancelli e presidiano le telecamere di videosorveglianza nei parcheggi". Lo ha reso noto l’Aoup facendo il punto sulle misure di sicurezza per tutelare i sanitari dalle aggressioni. "Gli investimenti nel settore sicurezza - è scritto nella nota - sono quindi corposi perché solo il servizio di vigilanza, fra armata e non armata, costa circa 1 milione e mezzo di euro l’anno e, insieme all’Asl Toscana nord-ovest, a marzo l’Aoup è stata fra le prime aziende in Toscana a sottoscrivere un protocollo d’intesa con la prefettura per prevenire e arginare le aggressioni ai sanitari" a l’altro, insieme all’Asl Toscana nord-ovest, a marzo l’Aoup è stata fra le prime Aziende in Toscana a sottoscrivere un protocollo d’intesa con la Prefettura per prevenire e arginare le aggressioni ai sanitari. Sempre in tema di sicurezza, in Aoup esiste la procedura 179 sulla prevenzione e gestione degli atti di violenza a danno dei lavoratori con cui è stato istituito il numero di emergenza 7222 (dalla rete esterna 050.997222) per attivare le guardie giurate, di cui possono avvalersi anche i dipendenti di ditte esterne che lavorano in ospedale.
Più recentemente, poi, con lo stanziamento dei fondi previsto dalla delibera regionale 1183/2023 (150mila euro per il biennio 2024/2025), l’Aoup ha installato pulsanti antiaggressione nella Pediatria, nelle Ostetricie e Ginecologie e nella Psichiatria del Santa Chiara (in quest’ultimo caso anche una rete citofonica e due telefoni con display nelle medicherie). Inoltre è stato programmato l’acquisto di 10 dispositivi di allarme indossabili (un prima tranche) in dotazione alle varie unità operative, l’installazione di cassette di sicurezza e telecamere all’Edificio 3 del Santa Chiara dove ha sede l’Spdc, telecamere anche all’edificio 31 di Cisanello (Pronto soccorso) e l’avvio di una campagna di comunicazione rivolta agli utenti con manifesti e spot trasmessi sui monitor nelle sale d’attesa dei vari ambulatori e del Pronto soccorso. Sono in fase di perfezionamento invece gli interventi riguardanti un tabellone che informi sulle attese (al Pronto soccorso) e un’attività di formazione in presenza per gli operatori sanitari in servizio nei reparti a maggior rischio di aggressioni