Un’analisi a parte è riservata ai reati con violenza dove vittime sono le donne. Le misure cautelari per questi reati sono in aumento. Nello specifico. La custodia cautelare passa da 32, nel periodo 1 luglio - 30 giugno 2023, a 40 nel periodo successivo 1 luglio ’23 fino al 30 giugno ’24. Gli arresti domiciliari da 11 a 15. E il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa da 69 a 97. Per gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico da 2 a 23. L’obbligo di dimora da 3 a 12. Stabili, invece, l’allontanamento dalla casa familiare (lieve inflessione) e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (4). In calo il divieto di dimora. Per quanto riguarda la casa di cura e custodia si passa da 3 a 4, mentre per altre misure che non prevedono la custodia, da 4 a 8.
Sul tema, il procuratore generale della Corte d’appello di Firenze, Ettore Squillace Greco, spiega: "Nel distretto è da tempo utilizzato il protocollo “Codice Rosa” che ha permesso di creare una rete di rapporti tra i soggetti a vario titolo coinvolti nei casi di violenza riguardanti le fasce deboli". Un protocollo "ripreso e ampliato a livello distrettuale, la cui ultima versione, proposta dalla procura generale di Firenze nel mese di dicembre 2022, è stata sottoscritta da tutti i procuratori della Repubblica del Distretto". E - aggiunge - "tutte (le procure, ndr) hanno approntato vari meccanismi diversificati a seconda delle specifiche esigenze del territorio e delle caratteristiche dei singoli uffici". L’obiettivo è "un tempestivo avvio del procedimento penale, la formulazione di eventuali richieste di misure cautelari, l’adozione di ogni misura diretta a salvaguardare l’incolumità fisica delle vittime della violenza di genere. In questa direzione gli uffici, anche in collaborazione con la polizia giudiziaria e con il Seus (Servizio di emergenza urgenza Sociale), hanno favorito l’attivazione di percorsi di protezione e tutela diretti anche a favorire la presa in carico delle vittime di violenza di genere e sono stati avviati, altresì, in ambito scolastico ed extrascolastico, interventi formativi ed informativi per promuovere la conoscenza dei fenomeni di violenza e di abuso". Aggiornate dalle procure, "le linee/guida per la gestione delle indagini in materia di fasce deboli".
A. C.