ANTONIA CASINI ED ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Sulla Volante nel quadrato “rosso”. Dove passano 20 milioni di persone

Controlli e presenza in più delle divise per due mesi: appena compaiono gli agenti, i ’noti’ si allontanano. La Nazione a bordo dell’auto della polizia. In collegamento con la centrale che visiona le telecamere

Pisa, 11 febbraio 2025 – Sulla Volante con macchina fotografica e taccuino nel rettangolo “rosso”. La Nazione di Pisa è salita sull’auto della polizia per seguire uno dei servizi che sono stati decisi a gennaio, dopo che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp), riunito in prefettura a Pisa, ha approvato l’istituzione di una ‘zona rossa’ nell’area vicino alla stazione ferroviaria. “Secondo la direttiva del ministro dell’Interno e su istanza del sindaco, Michele Conti”, era stato spiegato dalla stessa prefettura.

Con gli agenti, sul Viale Gramsci e sulla Volante (foto di Enrico Mattia Del Punta)
La polizia a Pisa (foto di Enrico Mattia Del Punta)

I controlli scattano alle 13, ma noi saliamo a bordo della vettura partendo poco dopo le 14 dalla caserma di via San Francesco. A coordinare il servizio c’è infatti il vice questore Antonio Scialdone, dirigente della Squadra Mobile. Passiamo dai lungarni e poi via verso l’area trafficata della nostra città. La Stazione di Pisa “è la seconda della Toscana per numero di presenze” e registra “un transito stimato di circa 20 milioni di viaggiatori l’anno, concentrati principalmente tra le 7 e le 18”. Un’area, quella compresa fra la Piazza della Stazione, via Mascagni, via Battisti, via Gramsci, viale Bonaini e via Puccini dove “il rischio di illegalità” è diffuso e dove, ci si può trovare “in presenza di comportamenti aggressivi, minacciosi o molesti”.

Qui, è ora “possibile vietare lo stazionamento e disporre l’allontanamento dei soggetti già segnalati all’autorità giudiziaria”. Non appena in strada si notano le divise, le persone che sono già conosciute (per precedenti) dagli agenti, se ne vanno per lo più da sole. “Il provvedimento adottato dal signor prefetto Maria Luisa D’Alessandro – racconta Scialdone – proprio davanti all’ingresso della Stazione centrale dove ogni giorno passano migliaia di persone – ha come obiettivo quello di garantire la massima tranquillità e la massima fruibilità della Stazione di Pisa. Per questo viene instaurata una vigilanza rafforzata nel perimetro adiacente con la possibilità di adottare dei provvedimenti ad hoc che sono ordini di allontanamento per persone moleste che arrecano disturbo alla pubblica tranquillità in questo perimetro, qualora essi abbiano già precedenti denunce all’autorità giudiziaria per alcuni tipici reati predatori come il furto con strappo, reati inerenti gli stupefacenti, la rissa, danneggiamenti e altri”.

Il nostro giro si ripete in collegamento con le pattuglie a piedi, ma soprattutto con la centrale operativa che coordina e che passa al setaccio le telecamere indicando a chi è sul posto, possibili persone sospette. Una comunicazione che avviene in diretta, mentre noi seguiamo gli agenti. “Abbiamo un soggetto, probabile assuntore di stupefacenti all’angolo di via Queirolo con Piazza Vittorio”. “C’è un uomo che indossa jeans scuro, scarpe scure e un berretto da baseball nero”, un’altra segnalazione. I poliziotti si confrontano e verificano. “Sono stati quasi quaranta, in totale, in 15 giorni, i provvedimenti presi”, afferma il questore Raffaele Gargiulo. Un servizio che si aggiunge a quello di Strade sicure e ai controlli ordinari. E che durerà per due mesi “con la possibilità di rinnovarlo”. Anche se venerdì alle 17, una serie di sigle politiche, sindsacali e di associazioni si riunirà proprio in Piazza della Stazione per contestare il provvedimento “repressivo”.

Altri controlli e altri metri di strada, noi scendiamo, mentre gli agenti proseguono, andando avanti per un altro mese e mezzo almeno.