
Con il cellulare si può vedere il meteo con il tempo al Bagno Maddalena
Tirrenia, 11 maggio 2015 - C’è una formula, infallibile o quasi, per sopravvivere alla crisi e alle spiagge deserte. Proporre e inventarsi qualcosa di nuovo. Piccoli e grandi servizi che, soprattutto in un litorale in eterna ricerca di rilancio come quello pisano, possono fare la differenza. A sperimentare questa formula, negli ultimi anni, sono stati – non a caso - due ingegneri-balneari. Stefano e Mario Tempestini, guida e timone del bagno Maddalena di Tirrenia. A loro anche il merito di aver elaborato il progetto – ancora in fase di studio da parte dell’amministrazione comunale (e per quest’estate ormai non se ne farà probabilmente nulla) - di viabilità alternativa per alleggerire il ‘caos’ di Tirrenia. Scoglio fondamentale per rendere il litorale accessibile. «E non perdere anche i pendolari, oltre ai turisti già scomparsi ormai da qualche decennio» dice Stefano Tempestini.
Venerdì 15 maggio: apertura ufficiale della stagione. La crisi continua a pesare su conferme e prenotazioni?
«Un po’ di calo lo stiamo sentendo anche noi. Ma più che disdette, nel nostro caso, si tratta di famiglie che magari hanno deciso di rinunciare alla cabina o si uniscono ad altre per cercare di risparmiare un po’. Confidiamo, comunque, in un mese di maggio proficuo in questo senso. Soprattutto se ci regalerà il bel tempo».
La formula del vostro stabilimento: tanti bambini.
«Puntiamo su quello. Abbiamo l’animazione tutti i giorni, dal primo pomeriggio fino a sera. Ci sono iniziative che ormai sono diventate una tradizione come quelle che noi abbiamo battezzato le Botteghine ovvero il mercatino organizzato dai piccoli. Proprio per l’alta presenza di bambini da anni abbiamo il servizio di gonfiaggio materassini e canotti gratuito. Che poi sarebbe un compressorino a disposizione di tutti, anche delle famiglie degli stabilimenti vicini...».
L’anno scorso la stagione è stata disastrosa, a causa della pioggia e del maltempo. E il bagno Maddalena ha installato una web cam per vedere che tempo fa in spiaggia...
«Sì, e sul sito abbiamo anche le previsioni meteo. I nostri clienti che arrivano da Livorno, da Pontedera e Firenze danno un’occhiata e magari scoprono che a Tirrenia il tempo è bello mentre da loro piove. E poi c’è il wi-fi libero ovunque, anche sulla spiaggia».
Che fine ha fatto il progetto di quattro rotonde per la viabilità di Tirrenia?
«L’assessore Giuseppe Forte lo sta studiando ma le settimane passano e non abbiamo saputo più nulla. Lo hanno elaborato in particolare mio fratello Mario, che è laureato in ingegneria dei trasporti e insegna ingegneria stradale all’Università di Pisa, Luciano Caroti del bagno La Pace e Fabrizio Fontani del sindacato Sib. Un progetto che utilizza la viabilità esistente, con un impegno di spesa relativo. Ma per quest’estate dubito ormai che possa essere realizzato».
Quanto incide la difficoltà di accesso al mare per il vostro lavoro?
«I miei clienti sono in gran parte livornesi. Mi dicono in continuazione che nei fine settimana d’estate impiegano due ore per arrivare al bagno percorrendo il viale del Tirreno che è l’unica strada possibile, che la domenica sono costretti a partire alle 7 per non rimanere imbottigliati. E il ritorno, la domenica pomeriggio, è drammatico. Una camera a gas. Mi chiedo come possa essere stato progettato un agglomerato urbano come quello di Calambrone, senza pensare a una viabilità alternativa. Per ora Calambrone – e io sono d’accordo, ci mancherebbe, con la riqualificazione in atto - è vuoto, abitato da poche persone, un dormitorio direi. Ma quando arriverà un buon numero di residenti che succederà? Dove sono tutti i servizi?».
Di cosa ha bisogno Tirrenia per uscire dalle sabbie mobili?
«Almeno un arredo urbano decoroso. Lo so che sembra il solito refrain, ma quando c’era l’Eat-Ente Autonomo Tirrenia il litorale era un gioiellino. Ora manca tutto: illuminazione, marciapiedi...».
Un sogno per Tirrenia?
«Direi più un’utopia: un salto indietro nel tempo fino agli anni Sessanta. Al periodo d’oro in cui da qui passava tutta la musica italiana e piazza dei Fiori si chiamava così per un motivo preciso. Ma, ora come ora, mi basterebbe anche che il cartellone di ‘Marenia’ fosse promosso e presentato a gennaio e non all’ultimo momento come accadrà – ormai è chiaro – anche quest’anno. A stagione balneare già iniziata».