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Zimmermann al teatro Verdi

Per i concerti della Normale martedì appuntamento con il grande violinista accompagnato dal pianista Cioni

Zimmermann al teatro Verdi

Martedì 16 gennaio a partire dalle 21 andrà in scena uno degli appuntamenti stagionali più attesi dei Concerti della Normale al Teatro Verdi di Pisa. Il violinista internazionale Frank Peter Zimmermann si esibirà accompagnato dal pianista Dmytro Choni.

Si tratta di una delle serate di maggiore prestigio della rassegna di musica classica curata dalla Scuola Normale Superiore a Pisa e di cui è direttore artistico il maestro Carlo Boccadoro.

Zimmermann è infatti considerato tra i più virtuosi violinisti viventi, apprezzato per la sua musicalità, la sua brillantezza e richiesto dalle principali orchestre del mondo da oltre tre decenni.

Il concerto è realizzato grazie a un contributo ad hoc della Fondazione Pisa, partner della stagione.

Zimmermann e Choni si cimenteranno con un programma di grande varietà, a partire dalla Sonata per violino e pianoforte n. 4 in la minore op. 23 di Ludwig Van Beethoven, cui seguiranno la Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte, op. 78, di Johannes Brahms e la Sonata per violino e pianoforte n. 1, op. 21, di Bèla Bartòk.

Tre epoche musicali (primo e tardo ottocento i primi due motivi e primo Novecento l’ultimo) e tre grandi autori per dispiegare le capacità interpretative di Zimmermann e Choni di fronte a tre maestri del genere “sonata per violino e pianoforte”.

Frank Peter Zimmermann, nato a Duisburg in Germania nel 1965, ha cominciato a suonare il violino a 5 anni e ad appena 10 ha dato il suo primo concerto con orchestra debuttando ufficialmente a soli 16 anni con i Berliner Philharmoniker.

La sua carriera è costellata di riconoscimenti ed ha inciso con le più importante case discografiche quale EMI, Sony Decca i più importanti reportori, da Bach a Ligeti. Suona un violino Antonio Stradivari risalente al 1711. Dmytro Choni, nato a Kiev nel 1993, ha ottenuto nel suo album di debutto del 2020 il prestigioso premio “Supersonic Award” per la qualità interpretativa e la grande intensità delle sue esecuzioni.