GABRIELE MASIERO
Cronaca

Zona rossa alla stazione. Blitz congiunti anti degrado per stroncare la criminalità

Dopo l’entrata in vigore del provvedimento sono attesi nuovi interventi mirati. Controlli igienico sanitari nei locali: multe e sequestri. Verifiche anche nei b&b abusivi.

Blitz mirati per scoperchiare il vaso di pandora delle attività illegali "fantasma" ma che da tempo alimentano situazioni di degrado e criminalità nell’area della stazione, da lunedì ufficialmente diventata zona rossa. L’obiettivo è affiancare alla vigilanza rafforzata e al presidio del territorio anche verifiche insieme ai carabinieri del Nas sulle condizioni igienico-sanitarie delle attività commerciali di quell’area, ma anche con vigili del fuoco, guardia di finanza e polizia municipale per colpire quei fondi commerciali, soprattutto etnici, dove spesso viene accatastata la merce senza rispettare la normativa di sicurezza e che rappresenta un pericolo anche per le abitazioni soprastanti, e i b&b abusivi dove sovente si annidano all’interno attività illegali.

L’operazione dei carabinieri è stata condotta nelle scorse ore con 5 denunce e controlli mirati sui negozi etnici: un ristorante e un minimarket sono stati multati per complessivi 3500 euro per carenze nelle procedure di autocontrollo e per l’omessa indicazione della tracciabilità della carne. Inoltre sono stati squestrati 55 kg di carne ritenuta non idonea alla vendita.

L’obiettivo delle forze dell’ordine, con l’istituzione della della zona rossa, è di dare una risposta efficace ai tanti cittadini che segnalano attività di spaccio e altri episodi di microcriminalità per lo più nelle due gallerie Gramsci, affiancato anche dalla contestuale ordinanza del sindaco che impone la chiusura di alcune tipologie di negozi in quell’area entro le 21. Ma la repressione dei reati da sola non basta, lo ripetono spesso anche i vertici delle forze dell’ordine, ricordando, ad esempio, i "recenti episodi di risse tra giovanissimi e le aggressioni con la siringa nei confronti di alcune ragazze: in entrambi i casi la risposta di polizia è stata tempestiva riuscendo a individuare i responsabili, ma è necessaria anche una presa di coscienza più collettiva".

In questa direzione le forze dell’ordine stanno lavorando con l’ufficio scolastico provinciale per pianificare incontri con gli studenti delle scuole superiori anche per provare a disinnescare, almeno in parte, la rabbia che colpisce gli adolescenti soprattutto dopo il periodo del Covid.

La leva principale, è il refrain di polizia e carabinieri, "è sempre la prevenzione, anche perché uno dei tesori di Pisa sono sicuramente i giovani che la popolano, studenti fuorisede compresi: circa 11 mila quelli che stabilmente ci abitano, che diventano quasi 50 mila contando anche quelli che solo la frequentano quotidianamente. Un numero molto significativo è quello dei week end: si stimano tra i 7 e i 10 mila ragazzi che ogni sera vivono il centro storico. Negli ultimi giorni sui social network, sottolineano infine dalla questura, "si è sviluppato un movimento di giovani per ripopolare di sera piazza dei Cavalieri, impegnandosi però a mantenerla pulita: è un esempio virtuoso in cui tutti possono contribuire a rendere la città più vivibile rispettando i diritti di ciascuno".

Gab. Mas.