![La manifestazione è stata organizzata da varie sigle politiche e sindacali . La manifestazione è stata organizzata da varie sigle politiche e sindacali .](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OTI2YjJhNTktYjYyOC00/0/zona-rossa-un-muro-protesta-alla-stazione-cosi-si-colpiscono-solo-le-fasce-piu-deboli.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
La manifestazione è stata organizzata da varie sigle politiche e sindacali .
di Enrico Mattia Del Punta
Alcune decine di persone hanno partecipato ieri pomeriggio al presidio in piazza della Stazione a Pisa per manifestare contro il Ddl sicurezza e l’istituzione della "zona rossa". "Lo Stato ha alzato una pericolosissima barriera tra istituzioni e cittadinanza – denunciano gli organizzatori della protesta –. Un confine che segna un passo decisivo verso l’uscita dallo Stato di diritto. Domani potrebbero negarti l’accesso a questa piazza per un errore commesso in passato o allontanarti per un atteggiamento giudicato scorretto, fuori dai loro standard di civile convivenza".
La manifestazione è stata organizzata da varie sigle politiche e sindacali vicine alla sinistra radicale, tra cui Una città in comune, Rifondazione Comunista, Fiom-Cgil, collettivi studenteschi e associazioni come Legambiente, Emergency, Amnesty International, Greenpeace e altre realtà impegnate nella difesa dei diritti dei migranti.
"La zona rossa – ha dichiarato Fausto Pascali di Una città in comune – è un provvedimento liberticida e discriminatorio che colpisce le fasce più deboli della popolazione. La nostra sicurezza si fonda su accoglienza e inclusione sociale. Si tratta di un’ulteriore arma che questa destra utilizza per aumentare l’esclusione sociale e la repressione". Pascali ha poi risposto anche ai residenti favorevoli alla ‘stretta’ sulla sicurezza: "La percezione dell’insicurezza è cresciuta negli anni a causa di una campagna martellante non supportata dai dati. Ora i residenti vedono uno spazio svuotato, con meno persone che danno fastidio, ma in realtà si è semplicemente svuotato un luogo, e i commercianti ne pagano il prezzo più caro".
Durante la protesta sono stati esposti cartelli contro il provvedimento e sono stati raccolti i pensieri sulla definizione di sicurezza dei passanti. Tra le proposte emerse: maggiore illuminazione nei vicoli, la chiusura del centro scommesse e il recupero dell’ex stazione degli autobus.
Oltre alla "zona rossa", i manifestanti hanno criticato l’intero disegno di legge, accusandolo di "smantellare strumenti essenziali del conflitto sindacale, colpendo i blocchi stradali e i picchetti".