Pisa, 4 novembre 2016 - Si è spento all'età di 94 anni, Mario Benevenuti - padre del regista Paolo -, pioniere del cinema a Pisa, Maestro dei Fratelli Taviani. I funerali si terranno oggi alle 15 alla Pubblica Assistenza di via Bargagna. Di seguito pubblichiamo il bel ricordo di Luigi Puccini, presidente della Associazione del Cinema e della Multimedialità dei Ragazzi di Pisa.
"E’ una tristezza profonda, una voragine nella mia mente e nel mio cuore quella che si è aperta con la scomparsa di Mario Benvenuti al quale mi legava una amicizia lunghissima e una stima profonda. Mario è stato al mio fianco come a quello di decine di insegnanti che a lui si rivolgevano per “fare” cinema a scuola. Nel corso degli anni ho così imparato a conoscere Mario in tutte le sue dimensioni da quella professionale e quella personale. Durante i nostri incontri, tra una discussione e l’altra, Mario ci proponeva i suoi reportage fotografici e qualche vecchio spezzone di film che aveva girato.
La nostra amicizia si intensificava e si approfondiva. Ripensandoci posso affermare che l’apertura mentale, la cultura e la disponibilità verso gli altri era un tratto caratteristico di Mario. Nei miei confronti aveva, poi, una particolare attenzione e sosteneva le mie iniziative caldeggiando la partecipazione e l’impegno nella Rassegna del Cinema dei Ragazzi. Senza preoccuparsi della possibilità che un giovane potesse mettere in discussione la direzione di questa manifestazione che, nel frattempo, era diventata un punto di riferimento nazionale e internazionale.
L’unico obiettivo di Mario è sempre stato quello di vedere riconosciuto il ruolo fondamentale del cinema nella cultura in senso generale e nella scuola in particolare. Giovane studente universitario vede sgorgare la sua passione per il cinema in modo assolutamente casuale durante gli anni universitari all’interno della organizzazione giovanile fascista del cinema. In uno degli ultimi incontri prima che la sua memoria si inabissasse scherzava su questa sua “vocazione” indotta dalla dittatura fascista dalla quale fuggì partecipando alla resistenza civile insieme ad altri compagni di avventura che poi diventeranno famosi registi da Valentino Orsini a Paolo e Vittorio Taviani. Passano gli anni duri del dopoguerra e Mario diviene uno stimato professore di Matematica e di Scienze nelle scuole medie fino a quando diverrà preside senza abbandonare il suo impegno per l’inserimento del cinema fatto dai ragazzi nella scuola.
Benvenuti è il fondatore della Rassegna del Cinema dei Ragazzi prima e della sua successiva trasformazione in Associazione dopo. Una figura centrale fin dalle origini nel 1972. Mario è sempre stato presente negli organismi direttivi con ruoli vari: da segretario a semplice componente della segreteria o del comitato scientifico. Mario, come gli altri volontari, non si tirava indietro quando c’erano lavori manuali da svolgere anche se ricopriva un ruolo dirigente. A questo associava anche un vasto impegno di formazione nelle scuole con corsi per insegnanti e con interventi diretti in classe. La sua passione era istruire all’uso della cinepresa dai bambini agli adulti. Concentrava la sua attenzione sull’uso consapevole e regolato di questo strumento. Maniacale l’attenzione ai dettagli della inquadratura o della posizione del cavalletto.
La Rassegna (guai a definire festival la manifestazione) richiedeva un grandissimo impegno organizzativo (per anni è stata annuale) e nonostante molti fossero i volontari le attività da svolgere erano moltissime: dal coordinamento del Comitato Scientifico alle spedizioni delle comunicazioni; dalla organizzazione del programma alla ricerca dei finanziamenti; dagli inviti a studiosi e ricercatori alla individuazione dei locali. Mario è sempre stato presente. Non amava parlare in pubblico né proporre relazioni specifiche o scrivere articoli preferendo impegnarsi nella attività e nella produzione cinematografica. Ha comunque sempre avuto un ruolo centrale riconosciuto e indiscusso non tanto per essere stato l’ideatore della manifestazione ma per il suo contributo culturale e la sua conoscenza del cinema. Oggi soffrirebbe nel vedere una Manifestazione abbandonata a se stessa senza una sede, senza finanziamenti e senza il biennale appuntamento che vedeva convergere su Pisa migliaia di ragazzi dalla scuola dell’infanzia fino ai più grandi studenti universitari.
Pisa sta perdendo un incontro unico nel panorama nazionale ed europeo. Speriamo che la morte di Mario possa essere una occasione per ripensare le attività cinematografiche a Pisa rilanciandone le manifestazioni dalla Biennale a Ondavideo. Oggi Mario sarebbe contento perché proprio in queste ore è stata approvata la Nuova legge sul Cinema con l’aumento del 60% del fondo di cui una parte è strutturalmente legata alla scuola e qui deve essere speso e quindi speriamo che i nostri amministratori approfittino di questa occasione per rilanciare una attività nel solco del ricordo del lascito culturale che ci è stato lasciato.
Un ricordo, un saluto e un abbraccio da parte di tutta l’Associazione e dalle decine di esperti ed insegnanti (anche quelli raccolti nel Cias Coordinamento Italiano Audiovisivi Scuola) che stanno scrivendoci perché vogliono ricordare Mario attivo e frenetico con la cinepresa in mano".