REDAZIONE PISA

Dimissioni di Gattuso, la risposta del club

Parla l'avvocato Taverniti: " Mi sarei aspettato maggiore solidarietà e responsabilità"

Pisa, 31 luglio 2016 - Le improvvise dimissioni del tecnico Rino Gattuso (Leggi l'articolo) hanno fatto nuovamente sprofondare il Pisa nel caos, in un'estate di tensioni interne al club mai sopite nonostante la promozione in serie B e una nuova governance societaria con la maggioranza delle quote nelle mani del presidente Fabio Petroni, da qualche giorno, però, agli arresti domiciliari per una presunta distrazione di fondi nel gruppo Terravision. In una nota del club, l'avvocato Vincenzo Taverniti, fedelissimo del patron, si dice «sconcertato e provo sgomento dalle notizie» delle dimissioni di Gattuso.

«Con tutto il lavoro fatto per iscrivere la squadra al campionato di serie B - aggiunge Taverniti - con il presidente in queste condizioni di salute (è stato ricoverato anche in ospedale nei giorni scorsi, ndr) e inibito dagli arresti domiciliari, mi sarei aspettato maggiore solidarietà e responsabilità. Confidiamo nelle capacità e nella professionalità del direttore generale Fabrizio Lucchesi per garantire la migliore continuità al progetto sportivo del Pisa». Il vicepresidente Giancarlo Freggia, vicino a Gattuso e a Lucchesi, replica sui social network rispondendo alle domande allarmate dei tifosi e accusando la cordata Petroni di «decidere tutto da sola senza interpellare il consiglio di amministrazione e di non pagare stipendi e fornitori».

Dal cda nerazzurro, nei giorni scorsi, si era dimesso anche l'avvocato bolognese Claudio Minghetti, legale di fiducia di Gattuso. Infine Freggia ricorda anche che «la fideiussione che ha salvato il Pisa dopo il verdetto negativo della Covisoc è stata fatta grazie al contributo di imprenditori locali». Da Lucchesi invece per ora solo un laconico «no comment».