REDAZIONE PISA

Oltre 7mila le assunzioni previste in autunno nelle aziende pisane

I dati della Camera di Commercio: un ingresso su tre sarà però di difficile reperimento. Tasso di assunzione pisano sotto la media nazionale

Valter Tamburini

Valter Tamburini

Pisa, 28 settembre 2018 -  Sono oltre 7mila le assunzioni previste in autunno, per l'esattezza 7.290 le assunzioni che le imprese con dipendenti hanno programmato di avviare tra settembre o novembre 2018 in provincia di Pisa. Delle assunzioni previste nel trimestre, ben 2.680 saranno effettuate entro la fine di settembre.

Volendo fare un confronto con il passato si registra un lieve miglioramento dato che nel medesimo periodo del 2017 il numero degli ingressi si fermò a quota 6.760. Rispetto ai quasi 7.300 ingressi previsti, il 24% sarà riservato a donne, il 27% ad under 29 mentre quasi una su tre sarà di difficile reperimento (32%). Il 71% delle assunzioni sarà effettuato con contratto di lavoro dipendente (per lo più a tempo determinato, il 66%) mentre un altro 18% sarà assunto con rapporto di somministrazione (contro una media nazionale ferma all’11%).

Ad offrire posti di lavoro saranno il 21,9% delle quasi 10mila imprese pisane con dipendenti: un valore inferiore sia rispetto alla media nazionale (23,7%) che regionale (22,4%).

Questo, in estrema sintesi, quanto emerge dall’analisi della Camera di Commercio di Pisa sui dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi tra settembre e novembre 2018: un’indagine che ha coinvolto in provincia di Pisa un campione di 1.312 aziende in diverse tornate di indagine mensili.

I servizi si confermano il settore trainante, cresce la domanda di lavoro nell’industria. Le entrate dei periodo settembre-novembre si concentrano nel terziario (4.660 ingressi), seguite dall’industria (2.040) e dalle costruzioni (590 ingressi). Con la fine della stagione estiva, considerando i diversi sotto-comparti, prevalgono i servizi alle persone (1.170 unità) seguiti dal cuoio-abbigliamento-calzature (990) e dal commercio (970 ingressi). Si riducono rispetto alla stagione estiva, pur rimanendo a quota 790, le assunzioni per il comparto turismo-ristorazione. Consistenti gli ingressi anche nel settore delle costruzioni (590), dei trasporti e la logistica (490), dei servizi operativi (480) e dei servizi informatici e comunicazioni (450).

Le caratteristiche delle assunzioni: più possibilità per i diplomati, bene le lauree scientifiche Considerando i titoli di studio più gettonati, a 930 verrà chiesto il possesso di un generico diploma, a 540 un diploma in amministrazione e a 250 un diploma in meccanica-meccatronica-energia. Per quanto riguarda le qualifiche professionali a 470 sarà richiesto il possesso di una qualifica con indirizzo in ristorazione a 320 una ad indirizzo benessere e meccanico (290). Tra le lauree, posizione di rilievo per quelle in indirizzo economico (200 ingressi) e a indirizzo ingegneria elettronica e dell’informazione (190). I contratti offerti dalle imprese pisane saranno, nel 71% dei casi, di lavoro dipendente e per il 18% di somministrazione.  Tra i lavoratori dipendenti prevarrà il tempo determinato (due ingressi su tre) mentre l’indeterminato interesserà il 23% dei dipendenti (in Italia la media è al 28%). Il 27% degli ingressi riguarderà giovani lavoratori (contro il 31% dell’Italia), mentre il 24% delle posizioni vede gli imprenditori privilegiare le donne (valore identico alla media nazionale). Un dato preoccupante riguarda le assunzioni di difficile reperimento per ridotto numero o inadeguatezza dei candidati, che se a Pisa toccano il 32% degli ingressi, in Italia si fermano al 25%.

Addetti ai servizi di pulizia e operai della concia le professioni più richieste Le dieci professioni più ricercate dalle imprese pisane rappresentano il 27% della domanda di lavoro complesivamente espressa dal sistema. Al primo posto, con 390 ingressi, troviamo gli addetti ai servizi di pulizia dove due su tre saranno donne e over 29 e solo il 22% delle posizioni sarà difficile da reperire. Seconda piazza, con 270 ingressi, per i conciatori di pelli e pellicce con una quota del 45% in somministrazione (in calo rispetto al passato) e nel 94% maschi ma con una difficoltà nel reperimento che si assesta addirittura al 50%. Terzo posto per i camerieri (240) ai quali sarà offerto per lo più un contratto a tempo determinato e che, nel 36% dei casi, dovranno essere maschi. La difficoltà di reperimento per questa professione sarà invece molto contenuta (10%). Buona anche la domanda di conducenti di mezzi pesanti (220 ingressi, per lo più di maschi over 30) seguiti dagli addetti all’amministrazione che assorbiranno 160 persone che per il 40% saranno donne e per le quali le difficoltà di reperimento salgono al 49%. 160 saranno i commessi di negozio che il 67% le imprese cercano donne e per il 51% giovani con una difficoltà di reperimento molto contenuta (5%). 150 assunzioni riguarderanno gli addetti alla contabilità: qui la domanda si concentrerà su donne, over 30 ma per le quali le imprese si aspettano una difficoltà di reperimento superiore al 50%. Buona anche la domanda di assistenti alla vendita (150) che dovranno essere under 30 (74% degli ingressi) con solo 16 posizioni su cento di difficile reperimento. Altre 130 assunzioni riguarderanno addetti a mansioni di segreteria anche in questo caso forte sarà la richiesta di figure femminili con difficoltà di reperimento vicino allo zero. Gli Addetti al carico e scarico di merci saranno infine 130, prevalentemente maschi, over 29 con una difficoltà di reperimento che arriva ad interessare un ingresso su quattro.

La domanda di lavoro segue le vocazioni produttive dei territori Considerando le aree di operatività dei Centri per l’Impiego, la parte del leone è giocata da Pisa dove le assunzioni previste saranno 3.150 concentrate tra camerieri, addetti ai servizi di pulizia e commessi, in questa area le difficoltà di reperimento di personale è pari al 29%. Secondo posto per l’area di Pontedera dove gli ingressi saranno 2.180 con una prevalenza di addetti alle pulizie, conducenti di mezzi pesanti e camerieri e dove le difficoltà di trovare la persona “giusta” arrivano al 34%. Per Santa Croce, 1.750 ingressi, la prima posizione, con ampio distacco, è occupata dai conciatori di pelli e pellicce, qui la difficoltà di reperimento media dell’area tocca il massimo a livello provinciale (35%). 210 saranno infine gli ingressi nell’area di Volterra con una difficoltà di reperimento di appena il 17%.

Il commento del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini “Se da un lato l’aumento della domanda di lavoro da parte delle imprese è senza dubbio un elemento positivo, dall’altro preoccupa rilevare come alcune professionalità siano difficili da reperire sul mercato. Per cercare di ovviare a questo problema la Camera di Commercio di Pisa opera per ridurre le distanze tra la realtà produttiva e scolastica erogando voucher in denaro per le imprese che realizzano percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro: un’iniziativa concreta alle quale le aziende possono accedere fino a novembre.”