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Pisa nella bufera, Gattuso si dimette

Decisione a causa dei "gravi, costanti e inaccettabili problemi societari". La risposta del club

Gattuso

Pisa, 31 luglio 2016 - Rino Gattuso non è più l'allenatore del Pisa. L'ex campione del mondo ha reso noto di aver presentato, insieme con il suo staff, le sue "dimissioni irrevocabili" dall'incarico di tecnico della squadra nerazzurra, neopromossa in Serie B.

Per il rispetto "che ho sempre portato e porterò alla città di Pisa e alla tifoseria del Pisa", si vede obbligato a rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di allenatore del Pisa calcio, unitamente al suo staff. "Ho appena comunicato la decisione alla squadra, la cui reazione mi ha emozionato, rafforzando nel contempo la mia convinzione di non avere alternative".

Gattuso ha comunicato la propria decisione al suo referente in società, il ds Fabrizio Lucchesi, che a sua volta lo ha riferito al presidente Fabio Petroni.

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Proprio con quest'ultimo c'erano stati dissidi nella passata stagione, quella della promozione in Serie B, sia sulle scelte societarie che sull'organizzazione del club e della gestione sportiva. "Si tratta di una scelta molto dolorosa, a maggior ragione dopo la fresca ed esaltante esperienza della promozione in serie B, ma assolutamente necessaria, per senso di responsabilità innanzitutto nei confronti dei calciatori stessi - ha aggiunto l'ex centrocampista del Milan e della Nazionale - Sono infatti venute meno le condizioni minime per svolgere un lavoro che porto avanti con passione e senza mai anteporre l'interesse personale a quello del gruppo. So bene che le difficoltà fanno parte del mestiere e ritengo di avere dimostrato - in particolare modo già durante la scorsa stagione, caratterizzata da non pochi intoppi - che gli ostacoli non mi fanno mai paura e che non mi scoraggiano di sicuro. Ma qui si è ampiamente passato il segno". 

Secondo Gattuso "problemi nuovi e quotidiani hanno continuato ad assommarsi, da quando la squadra ha cominciato la preparazione per il campionato. Ora le ambiguità all'interno del club e nella sua gestione hanno decisamente oltrepassato il limite. Avevo sperato che la situazione si potesse superare attraverso il lavoro sul campo e la dedizione. Ho purtroppo dovuto constatare che la mia era un'illusione: senza organizzazione e senza programmazione non è possibile porsi obiettivi seri, concreti e realistici. L'attuale condizione del club non offre alcuna prospettiva. Vivere alla giornata, tirando a campare in attesa di chissà quale nuovo imprevisto, non appartiene al mio modo di interpretare gli impegni che mi assumo".

Gattuso aveva svolto regolarmente tutta la prima parte del ritiro della squadra nerazzurra a Storo e per mercoledì era in programma all'Arena Garibaldi la presentazione dei neopromossi in serie B con un test amichevole contro gli spagnoli del Celta Vigo.

"Fare finta di niente sarebbe stato un atto irresponsabile, soprattutto nei confronti della città e dei tifosi, che non lo meritano - conclude Gattuso - Io ho una sola parola, a differenza di chi aveva promesso ai tifosi del Pisa e a Pisa un impegno che non è stato in grado di mantenere o non ha voluto mantenere. Ho dunque giudicato doveroso prendere le distanze da una gestione che non appare in grado di garantire al club non solo un futuro, ma anche un presente senza incognite extra sportive. Serberò sempre un ricordo magnifico di questa esperienza, che non esito a classificare come la più esaltante della mia ancora breve carriera da allenatore e tra le più belle in assoluto della mia ultraventennale vita nel calcio. La mia gratitudine verso il Pisa e Pisa non potrà mai venire meno".

Il Pisa al momento ha deciso di non commentare le dimissioni di Gattuso.