Pisa, 18 novembre 2024 - "Con profonda gratitudine e orgoglio accogliamo la donazione del mezzobusto di Filippo Mazzei, offerta dalle “Figlie della Rivoluzione Americana”. Questa scultura non solo arricchisce il nostro patrimonio artistico, ma rappresenta un simbolo tangibile dei profondi legami storici e culturali tra Italia e Stati Uniti". Così il sindaco di Pisa Michele Conti alla cerimonia di donazione al Comune di Pisa della statua dedicata a Filippo Mazzei. Il mezzobusto in marmo, realizzato dall’artista Luciano Massari, è stato collocato nell’atrio di palazzo Gambacorti.
Alla cerimonia, insieme al Sindaco di Pisa, erano presenti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il console americano a Firenze, Daniela Ballard, il presidente del Circolo Culturale Filippo Mazzei di Pisa, Massimo Balzi. Per l’associazione “Daughters of the american Revolution erano presenti la presidente Pamela Wright, la responsabile nazionale, Cara Kavanaugh.
"Desidero inoltre esprimere - ha continuato il primo cittadino - un sentito ringraziamento al Circolo Culturale Filippo Mazzei di Pisa e al suo presidente, Massimo Balzi, per il loro costante impegno nel preservare e promuovere la memoria di questo illustre concittadino. Attraverso iniziative culturali e divulgative, il Circolo contribuisce a mantenere vivo il legame tra la nostra città e la figura di Mazzei, rafforzando al contempo i rapporti di amicizia tra Italia e Stati Uniti".
Filippo Mazzei, nato a Poggio a Caiano nel 1730, trascorse gli ultimi anni della sua vita a Pisa, dove morì il 19 marzo 1816. La sua tomba si trova nel cimitero suburbano della città, nella cappella all’ingresso adiacente a quello principale del Cimitero comunale. Medico, filosofo e saggista, Mazzei fu un fervente sostenitore delle libertà individuali e dei diritti civili. La sua amicizia con Thomas Jefferson e il suo contributo alla diffusione dei principi democratici furono fondamentali nella formazione degli ideali che avrebbero guidato la nascita degli Stati Uniti d'America. Mazzei è stato definito l'italiano che più ha fatto conoscere l’ideologia e i costumi dell’America in Europa, qualche decennio prima di Tocqueville.