LORENZO VERO
Pisa

Pisa, Bonfanti: "Non ci ho pensato due volte a venire. Questo tifo aiuta"

Le prime dichiarazioni di Giovanni Bonfanti da calciatore nerazzurro in conferenza stampa

Giovanni Bonfanti e il direttore sportivo del Pisa Vaira

Giovanni Bonfanti e il direttore sportivo del Pisa Vaira

PISA, 21 AGOSTO 2024 – Nuovo giorno di presentazioni in casa Pisa. Dopo Leris, l’ultimo acquisto a rilasciare le prime dichiarazioni da calciatore nerazzurro è Giovanni Bonfanti. Il difensore, mancino di piede, classe 2003, è arrivato in prestito secco dall’Atalanta in questa sessione di mercato. Ha già fatto il proprio esordio essendo sceso in campo nell’intervallo della partita contro lo Spezia alla prima giornata. PRIME SENSAZIONI – “Mi sono ambientato subito benissimo con la squadra, i compagni, il mister mi hanno accolto bene. All’esordio mi sono fatto prendere dallo stadio. C’è un tifo bellissimo”. DIFESA A TRE – “La preferisco, sia facendola da braccetto che da centrale. C’è già molta intesa con i compagni, capisco le richieste del mister. Mi trovo bene”. SU GASPERINI – “L’anno scorso mi sono avvicinato al mondo della prima squadra a Bergamo. Mi è servito molto come crescita, sia mentale che fisica. Gasperini è uno dei migliori allenatori, sia a gestione fisica che psicologica. Mi ha aiutato molto” INTERESSE DEL PISA – “Non ci ho pensato due volte quando ho saputo dell’interesse: questa piazza vive di calcio. In più la presenza di Inzaghi ha aiutato: c’è stata una chiamata per conoscerci meglio prima del mio arrivo. Il direttore e la società mi volevano tanto”. SCELTA NUMERO – “Per mio fratello”. RIFERIMENTI E CRESCITA – “Non ho nessun riferimento come difensore. Ma certo che il lavoro a Bergamo mi ha aiutato molto in fase difensiva. A me comunque piace anche proporre in avanti, giocare in verticale. Mi definisco un difensore moderno. Devo migliorare su tutti gli aspetti: piede debole, la velocità. Il punto di forza? La fase difensiva, l’impostazione”. CHE TAPPA RAPPRESENTA PISA – “Non è la prima esperienza fuori questa, sono stato a Pontedera. La sto vivendo in maniera serena. Vivo con l’obiettivo di migliorarmi giorno per giorno. Mi devo focalizzare su questo”. L’IMPATTO CON LA B – “Rispetto alle esperienze passate in under-23 e a Pontedera è certamente il pubblico. Quando senti la curva cantare e spingere così ti porta a fare meglio, cose che non riusciresti senza”. COSA VUOI LASCIARE – “Il mio obiettivo è lavorare e crescere ogni per giorno. Sono focalizzato così. Non posso dire cosa vedo tra un anno o tra due, non lo vedo. Considero soltanto il lavoro settimanale”. Lorenzo Vero