Pisa, 22 agosto 2022 - Alla fine la spunta Mazzeo e, insieme a lui, l’ala riformista dem e il segretario provinciale del Pd, Oreste Sabatino, che per giorni hanno tenuto il punto opponendosi al "siluramento" del deputato uscente, Stefano Ceccanti, per fare posto a Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, nella candidatura al collegio uninominale della Camera. E così, a poche ore dalla chiusura delle liste, il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, ha ceduto e riassegnato il collegio a Ceccanti, evitando, in extremis, ulteriori lacerazioni al partito pisano che dopo anni di guerre intestine aveva ritrovato, proprio sotto l’ombrello di Letta, una nuova pace. Sarà dunque il costituzionalista pisano a sfidare il candidato del centrodestra, Edoardo Ziello e quello del terzo polo, Michele Passarelli (Italia Viva).
"Spero di essere all’altezza del compito - commenta Ceccanti - e fin dall’inizio ero disponibile a correre per questo collegio, uno dei più incerti d’Italia. Il centrosinistra parte sotto di pochi punti e sarebbe in astratto recuperabile, ma certo non è un seggio sicuro. Ringrazio di cuore tutti coloro, specie i dem pisani, che mi sono stati vicini e hanno contribuito in modo decisivo a questo esito. In particolare il segretario provinciale Oreste Sabatino e tutti gli iscritti nel circolo San Marco-San Giusto, quartiere dove sono nato e cresciuto".
E riferendosi a chi dentro il suo partito, a Pisa, aveva condiviso la designazione di Fratoianni, conclude: "Non so chi la condividesse nel Pd, so però che non la condivideva Fratoianni che aveva proposto che i leader politici nazionali non dovessero candidarsi nei collegi uninominali. Così chi vuole Fratoianni lo vota nel proporzionale e non è alternativo al sottoscritto che sta solo nell’uninominale".
È stato il leader di SI ieri ad annunciare il passo indietro: "Rinuncio a correre per rispetto della mia città ma anche verso la mia comunità politica alla quale non avrei potuto dare tutto l’impegno che una candidatura di questo tipo richiedeva". Ne approfitta il leghista Ziello: "Fratoianni - attacca il parlamentare del Carroccio - si ritira dal collegio e lascia il posto a Ceccanti con la scusa che non sarebbe riuscito a seguire la campagna elettorale. Ora che il balletto su chi sarà il candidato della coalizione delle contraddizioni è finito potremo confrontarci sui programmi e sui risultati che ho portato sul territorio pisano e quelli (se ci sono) che ha portato Ceccanti".
Nel Pd di Pisa però torna il sereno. Lo si capisce dalle parole di Mazzeo, uno di quelli che si era speso di più per la conferma di Ceccanti: "La sua sarà una corsa senza paracadute, ma Stefano è una delle figure più conosciute e radicate sul territorio e qualità, profilo, competenza e autorevolezza riconosciuti a livello nazionale".
Eppure, tutto ciò non era bastato a ricandidarlo, ma Mazzeo glissa: "Ringrazio di cuore il segretario provinciale Oreste Sabatino che, insieme al segretario comunale Andrea Ferrante, a tutto il gruppo dirigente del Pd pisano, e soprattutto grazie al segretario nazionale Enrico Letta, ha svolto un lavoro fondamentale, per dare alla nostra provincia, dopo Ylenia Zambito al plurinominale del Senato, un’ulteriore candidatura radicata e rappresentativa del territorio come auspicato in modo unitario da tutto il partito".
E’ Sabatino allora a scrivere con chiarezza il finale di questa vicenda: "È di Ceccanti la sfida più ardua. Sta al Pd e alla coalizione vincere il collegio".