Pisa, 26 settembre 2022 - Il Comune di Pisa va in controtendenza rispetto a tendenza nazionale, anche se il centrodestra non solo regge nelle urne, ma nonostante il crollo leghista conferma il deputato uscente Edoardo Ziello e conferma anche il seggio senatoriale del collegio con Manfredi Potenti che batte Andrea Marcucci. Il Pd però può consolarsi guardando al dato cittadino come base di partenza per cercare la rimonta in vista delle amministrative del 2023: Stefano Ceccanti, infatti, stacca nel capoluogo di provincia di 13,5 punti percentuali Ziello e porta il centrosinistra a una vittoria che solo qualche mese fa era impensata. Certo di Pirro, ma comunque propedeutica a serrare le file del centrosinistra per provare a riconquistare la città che cinque anni fa è finita nelle mani del centrodestra a trazione Salvini, ormai soppiantato da Giorgia Meloni anche sotto la Torre. I dem sono saldamente il primo partito al 28% (davanti a Fdi che non va oltre il 21,2% con la Lega precipitata nelle retrovie politiche cittadine con un consenso quantificabile intorno al 6%) e si confermano partito della Ztl, ovvero la metafora utilizzata in politica per quei quartieri residenziali anche se Fratelli d’Italia in tutte le sezioni regge il confronto con scarti di pochi voti. Ceccanti dunque stravince in città, ma perde quasi ovunque nei comuni della provincia a parte qualche rarissima eccezione come San Giuliano, Calci e l’alta Val di Cecina. Pd sconfitto anche a Cascina, dove pesano i voti “contro” conquistati dal candidato M5S Claudio Loconsole, esponente della giunta dem guidata da Michelangelo Betti.
La coalizione di centro-sinistra a Pisa ha preso il 41.23% alla Camera contro il 31,77% del centrodestra. Significativi alcuni seggi, come quello di Coltano dove per mesi si è discusso sulla realizzazione della base militare, lì la linea no-base non si è concretizzata in voti, con Fdi primo partito. Ma anche nelle sezioni della zona Cep la destra regge, seppur tanti voti sono andati al Movimento 5 stelle raggiungendo in due sezioni il 17%. In vista delle elezioni comunali lo scenario comunque si presenta oggi più aperto rispetto ai mesi scorso, ma il Pd dovrà individuare in fretta un candidato che unisca e metta d’accordo anime molto diverse fra loro anche dentro l’attuale alleanza di centrosinistra, magari provando a riannodare i fili della trattativa con i Cinque stelle e provare a tenere dentro anche Azione e Italia Viva (il Terzo polo si candida già a fare da ago della bilancia) e facendo i conti con un successo chiaro dell’alleanza Verdi-Sinistra Italiana che si attesta intorno al’8% dei voti. Una strada non semplice, ma anche il centrodestra e il sindaco (ricandidato) Michele Conti dovrà stare attento a mantenere la barra dritta soprattutto negli equilibri interni alla coalizione, puntando sulla sua lista civica che ha, ora più che mai, una mission espansiva per provare a intercettare i voti di chi anche questa volta (e sono tanti), a Pisa, ha scelto di non andare a votare perché non si sente rappresentato da nessuno.
Enrico Mattia Del Punta