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Il ministro della Salute Schillaci a Pisa: “Commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia”

Stamani il ministro della Salute ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell'Università di Pisa

Il ministro della Sanità Orazio Schillaci all'inaugurazione anno accademico (foto Valtriani)

Pisa, 28 febbraio 2023 - Dal Covid alle aggressioni in aumento nei confronti dei medici alla tragedia dei migranti in Calabria. Stamani il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell'Università di Pisa.

La fuga dei giovani medici

Il ministro ha a cuore il problema dell’”oggettiva” carenza di operatori sanitari. “Siamo impegnati con il ministero dell'Università a definire il fabbisogno di medici coniugandolo con l'offerta che arriva dalle università. Così come stiamo affrontando il tema delle borse delle Scuole di specializzazione. Il numero dei contratti che non sono stati assegnati o sono stati abbandonati sono preoccupanti: specialmente l'area della Medicina di emergenza-urgenza vede una vera e propria fuga di giovani medici".

"Investire nei giovani - ha ribadito il ministro - significa creare le condizioni affinché tornino a vedere attrattivo il Servizio sanitario nazionale: lavorare nella sanità pubblica deve essere gratificante dal punto di vista economico e professionale. C'è l'impegno sinergico con l'Università per offrire agli aspiranti medici un futuro di crescita ed eccellenza in Italia".

Le aggressioni al personale sanitario

“Purtroppo sono aumentate molto nell'ultimo periodo le aggressioni al personale sanitario e per questo abbiamo già fatto i primi interventi e convocato prontamente l'Osservatorio per le professioni sanitarie per monitorare la situazione. Siamo vicini a tutti coloro che sono stati aggrediti. Credo che bisogna trasmettere ai nostri cittadini fiducia nel Servizio sanitario nazionale soprattutto negli operatori”. Non ha dubbi il ministro che, prima dell’ingresso nel governo Meloni, è stato rettore dell'Università Tor Vergata di Roma.

“Quando una persona arriva al pronto soccorso - ha aggiunto - trova davanti a sè persone che stanno lavorando duramente per aiutare chi si trova in difficoltà. Questo va detto e va anche trasmesso con campagne di sensibilizzazione”.

Covid: i dati sono rassicuranti. “Presto una commissione d’inchiesta su gestione pandemia”

“La pandemia è in una fase molto buona: i casi sono in costante diminuzione. Quello che soprattutto abbiamo guardato in questi mesi con grande attenzione è il numero dei ricoverati nelle terapie intensive e nei letti di ricovero ordinario”, ha detto Schillaci. “Adesso c'è da ripartire con i tanti problemi che la pandemia ci ha lasciato. Penso alla malattia oncologica, alle visite che sono state saltate da tanti pazienti e su questo c'è il nostro impegno da subito a cercare di recuperare il tempo perduto”. Presto poi, ha fatto sapere, si insedierà una commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia. "Io non sono un parlamentare, quindi non seguo quei lavori. So, però, che si sta facendo e che a breve sarà costituita”, le sue parole.

Finanziamento della sanità

"Nella fase in cui ci stiamo gettando alle spalle la pandemia, abbiamo la certezza che la salute non è più un costo ma un investimento. Si deve iniziare a porre fine al de-finanziamento pre-Covid che ha messo a rischio il Servizio sanitario nazionale. Per questo abbiamo previsto 7 miliardi per i prossimi 3 anni. Oltre alle risorse economiche serve anche una visione strategica per rispondere alle nuove esigenze demografiche e tecnologiche". Ecco le parole del ministro Schillaci. Rischio nuove pandemia? “Speriamo di no. Ma eventualmente siamo pronti a nuove emergenze. L’ultima vera pandemia era stata la spagnola 100 anni fa - ha ricordato il ministro - speriamo quindi che nei prossimi cento anni non ne arrivino altre. Adesso ovviamente c’è il piano pandemico e ci sono centri attrezzati, quindi eventualmente siamo pronti a nuove emergenze. Ma, dico la verità: questi anni sono stati terribili per tutti e mi auguro che per i prossimi anni, almeno su quel fronte, possiamo stare tranquilli".

La tragedia dei migranti

“Tutti abbiamo visto le tragiche immagini di questi giorni. L’Italia non può essere lasciata da sola. Il problema dei migranti va affrontato a livello europeo nell'interesse di tutti”.