Pisa, 24 ottobre 2023 – L’imminente congresso del Pd pisano, che si terrà entro novembre continua ad agitare le mai tranquille ‘acque interne’ del partito di Elly Schlein, che anche all’ombra della Torre pendente vive una dicotomia sempre più evidente. Ma soprattutto rischia stavolta di aprire una vera e propria battaglia generazionale. Almeno stando a quanto emerge dal documento firmato da un gruppo di dirigenti dem under 40 che mette in guardia il comparto senior a non ridurre tutto il dibattito alla mera "questione di toto-nomi".
Una sorta di lettera aperta sottoscritta dai consiglieri comunali dem Marco Biondi e Dalia Ramalli e da altri dodici tra segretari di circolo e componenti della segreteria provinciale e comunale. "Vogliamo un partito - scrivono i firmatari del ‘manifesto dei millennials dem’ -, che abbia l’ambizione di cambiare la città, in grado di immaginarne e realizzarne il futuro". La lettera arriva qualche giorno dopo l’ultimo scontro politico tra l’area Schlein e l’area dei fedelissimi dell’ala ‘bonacciniana’, culminato con il tentativo - almeno per il momento fallito - di ‘spodestare’ l’attuale segretario provinciale Oreste Sabatino, peraltro appena 30enne.
Ma la contestazione degli under 40 è indirizzata soprattutto a quei dirigenti dem di lungo corso e di vecchia data che - questa la critica – "ancora oggi cercano di ritagliarsi ruoli di primo piano nelle scelte politiche interne". "In questi anni - si legge nella lettera - ci siamo impegnati, uniti dalla convinzione che per contrastare la destra cittadina serva un cambiamento radicale. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo in consiglio comunale, nelle segreterie del partito e come segretari di circolo, spesso frenati dalla riproposizione di dinamiche che ci hanno consegnato due sconfitte elettorali consecutive".
Insomma gli under 40 del Pd pisano si chiedono che fine abbia fatto oggi que l partito che aveva "forza e autorevolezza". Il primo obiettivo che un nuovo corso del Pd pisano dovrebbe darsi secondo i firmatari del documento, è "una prospettiva per lo sviluppo della città" e per farlo, dicono, "non possiamo che partire dal dialogo con le tre più importanti realtà occupazionali cittadine: il mondo dei servizi, quello universitario e del sistema sanitario. Capacità culturali e di visione che hanno consentito di realizzare progetti di trasformazione della città e scelte di avanguardia".
Nelle prossime settimane arriverà un testo più dettagliato con proposte su ciascuno di questi temi, ma anche un cambio di passo per un Pd che sappia "fondare la sua capacità di opposizione anche su strumenti digitali". Insomma, quella che tenta di emergere è una generazione di persone impegnate in politica che "chiede a tutti una mano per un cambio nella direzione del Pd dei prossimi anni".