Protesta all'aeroporto militare di Pisa contro l'invio di armi all'Ucraina

Manifestazione organizzata da Cambiare Rotta e Rete dei Comunisti: "L'Italia esca dalla Nato e chiuda le basi militari"

Il presidio davanti all'aeroporto militare di Pisa

Il presidio davanti all'aeroporto militare di Pisa

Pisa, 15 luglio 2024 - Un presidio organizzato dai giovani di Cambiare Rotta e dalla Rete dei Comunisti si è tenuto all'aeroporto militare dell'Oro di Pisa per esprimere il forte dissenso all'invio di armi all'Ucraina. La manifestazione si è svolta sabato scorso, 13 luglio, con la partecipazione di circa una decina di attivisti che hanno chiesto che "l’Italia esca dalla NATO e che non vengano aperte altre basi militari, ma che, anzi, vengano chiuse quelle che in questi giorni mettono in crisi e in pericolo Pisa e il Paese". "In questo ultimo mese - hanno denunciato i promotori della protesta - a causa della corsa accelerata agli armamenti, la base della 46ª Brigata Aerea ha visto un aumento esponenziale del traffico aereo diretto in Polonia per rifornire l'esercito ucraino di armi". "Sul territorio locale - hanno spiegato in una nota Cambiare Rotta e la Rete dei Comunisti - diffidiamo Toscana Aeroporti e il Comune di Pisa dal trasbordo di queste armi anche con mezzi civili, come è successo a marzo 2022 per i carichi iniziali, che rendono in special modo i quartieri popolari adiacenti al complesso aeroportuale un punto caldissimo sul quale aleggia concretamente il rischio di attentati. Le basi militari USA in Europa hanno infatti aumentato il grado di allerta per pericolo attentati terroristici poche settimane fa. Riteniamo inaccettabile quanto si sta compiendo sotto i nostri occhi, in spregio oltretutto all'articolo 11 della Costituzione, in un momento storico in cui la spesa pubblica per il welfare continua ad essere messa in secondo piano, con la sanità al collasso, l'istruzione che diventa un lusso, il precariato delle lavoratrici e dei lavoratori che muoiono sui posti di lavoro per inadempienze dei padroni e mancanza di risorse e fondi per la sicurezza".