ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Pisa

Rapine a raffica nel centro storico di Pisa: cinque minori nei guai

Operazione dei carabinieri dopo dieci episodi violenti: eseguite ordinanze cautelari

La caserma dei carabinieri di Pisa

La caserma dei carabinieri di Pisa

Pisa, 15 aprile 2025 - Cinque misure cautelari, di cui una in carcere e quattro con obbligo di permanenza in casa, sono state eseguite questa mattina dai carabinieri della compagnia di Pisa nei confronti di altrettanti minorenni residenti tra le province di Pisa e Livorno. I giovani sono accusati di numerose rapine, sia consumate sia tentate, ai danni di coetanei nel cuore del centro storico pisano. Le indagini, coordinate dalla sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia pisana, erano iniziate dopo una rapina avvenuta durante la notte di Capodanno scorso. Da allora, gli investigatori hanno documentato altri nove episodi violenti: otto rapine consumate tra gennaio e febbraio (il 1°, 2 e 3 gennaio, due il 25 gennaio, due il 1° febbraio e una il 5 febbraio) e due tentate (3 gennaio e 4 febbraio). Decisive per la riuscita delle indagini sono state le testimonianze delle giovani vittime e le segnalazioni preoccupate dei genitori, che avevano sollecitato con urgenza un intervento temendo per l’incolumità dei figli. Gli episodi criminali si erano concentrati soprattutto tra Piazza Santa Caterina, Borgo Stretto e Corso Italia. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le vittime venivano avvicinate e costrette sotto minaccia a consegnare soldi, giubbotti, powerbank e sigarette elettroniche. Gli aggressori intimidivano i coetanei anche con frasi come: "Dacci tutti i soldi, perché se poi li troviamo noi, ti picchiamo". In alcuni casi simulavano di possedere armi, tenendo le mani nelle tasche. Le indagini si sono avvalse anche di intercettazioni dei profili social degli indagati, attraverso il cosiddetto "web patrolling". Proprio sui social i minori indiziati avrebbero condiviso foto e video nei quali ostentavano coltelli, armi giocattolo e dissuasori elettrici. Spesso apparivano con il volto coperto da passamontagna, con l'obiettivo dichiarato di incutere paura e suscitare fenomeni di emulazione. L’attività investigativa, svolta dai militari pisani con tecniche tradizionali e analisi digitali, ha permesso di raccogliere elementi decisivi a carico dei giovani. Il Tribunale per i Minorenni di Firenze, su richiesta della Procura Minorile, ha quindi disposto le misure cautelari, eseguite oggi dai Carabinieri.