Pisa, 22 febbraio 2020 - Il problema è sempre la memoria. Che va coltivata e alimentata continuamente. Altrimenti il rischio è l'oblio. Basti a pensare a Pomponi: per i tifosi del Pisa oggi è un cognome quasi presagio di sventura, lo stesso del presidente dell'ultimo fallimento del club nerazzurro, quello del 2008/2009. Eppure non è sempre stato così. Nella più che secolare storia dello Sporting Club, molto prima del presidente Luca Pomponi, c'è stato Angelo Pomponi, uno dei più grandi bomber del calcio nerazzurro: 49 gol in 119 partite. Più di Barbana, Sergio Bertoni, Beppe Cosma e Lamberto Piovanelli, solo per citare quattro nomi non proprio a caso. Meglio di lui, con la maglia del Pisa, hanno fatto soltanto in tre: Enzo Loni (78 reti), Danilo Sbrana (71) e Alessandro Duè (64).
Angelo Pomponi non c'è più ormai da 38 anni: non ha conosciuto la stagione sportivamente tragica del presidente omonimo e ha fatto in tempo solo a vivere gli albori dell'epopea Anconetani Se ne è andato il 25 novembre 1982.
Figura raramente nell'Olimpo dei grandissimi nerazzurri sia per quella scelta di passare dal Pisa al Livorno neopromosso in serie A, alla fine del campionato 1936/37, sia per l'esplosione di uno dei più grandi del calcio italiano anteguerra, tale Sergio Bertoni, pisano di Poeta Nuova,che nel 1937/38, il primo anno senza Pomponi, nato a Roma e arrivato all'ombra della torre nel '32 dalla Lazio, realizzò la bellezza di 22 reti.
Sergio Bertoni per Pisa e per il Pisa è stato qualcosa di enorme: insieme a Marco Tardelli, probabilmente, il talento più grande nato e cresciuto all'ombra della Torre. Ha vinto la medaglia d'oro a Berlino nel '36 e ha alzato la Coppa del Mondo, a Parigi, nel '38.
Così Angelo Pomponi è finito inevitabilmente in un cono d'ombra. Ma vale la pena riscoprirlo proprio alla vigilia di Pisa-Venezia perché i lagunari ne hanno conosciuto il talento a proprie spese. Campionato di serie B 1935-36, prima sfida nella storia fra le due squadre: il Pisa vince 2-1 all'Arena con doppietta di Pomponi e replica al ritorno al Penzo con rete, ancora una volta, di Pomponi.