REDAZIONE PISA

Adam Nagy protagonista al Nations League

Un sogno chiamato Nations League e una impresa tutta ‘italiana’. Il centrocampista del Pisa Adam Nagy è stato protagonista nella vittoria dell’Ungheria, allenata da Marco Rossi, contro la Germania a Lipsia. Un trionfo corsaro per 0-1 (rete di Szalai) che ha visto i magiari andare in testa al girone della Nations League ad una giornata dal termine, davanti all’Italia, alla Germania e all’Inghilterra. Il centrocampista del Pisa ha giganteggiato in mezzo al terreno di gioco, disputando 78 minuti ad altissimi livelli, prima di essere sostituito da Styles, contrapposto a calciatori di fama internazionale. L’impresa ungherese contro i tedeschi si va a sommare alla doppia vittoria contro l’Inghilterra per 1-0 in terra magiara e per 0-4 oltre manica. Un capolavoro che ha visto protagonista il centrocampista nerazzurro, come uno dei calciatori dai quali ripartire per il nuovo corso ungherese, dato che Rossi ha cucito addosso a Nagy il ruolo di trait d’union tra la vecchia guardia e le nuove leve. L’Ungheria adesso si giocherà tutto contro l’Italia domani sera a Budapest, cercando di sfruttare i 2 punti di vantaggio. Per arrivare alle final four ai magiari basterà un pareggio. Quella dell’Ungheria non era l’unica partita che ha visto calciatori del Pisa impegnati in nazionale. Piena di "italiani" era la nazionale rumena che ha affrontato la Finlandia venerdì sera. Agli ordini del Ct Iordanescu infatti, oltre ai "pisani" Adrian Rus e Marius Marin, ammoniti nel corso del match, c’erano anche altri 4 giocatori che fanno parte del campionato di Serie A e B, come Radu della Cremonese, Nedelcearu del Palermo, Rzavan Marin dell’Empoli e Dennis Man del Parma. La partita è terminata con il risultato di 1-1. Oggi Ionita, con la divisa della Moldavia, tornerà in campo contro il Liechtenstein per l’ultima tornata. Domani spazio anche a Romania-Bosnia, Italia Under 21 contro Giappone e infine, martedì, Albania-Islanda. Dopo questi impegni in nazionale i calciatori del Pisa torneranno tutti alla corte di D’Angelo.

Michele Bufalino