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Idrissa Touré, 26 anni, esulta dopo un gol. Il tedesco rientra dopo lo stop per la squalifica
PISAQuando si è nel bel mezzo di un percorso a tappe, denso di rischi e pericoli, il segreto per raggiungere il traguardo finale e godersi il panorama di fronte ai propri occhi e il tragitto coperto per arrivarvi è molto semplice: mantenere un passo costante, evitando di andare in affanno nei momenti – inevitabili – nei quali le difficoltà fisiche e mentali fanno capolino. Pippo Inzaghi e i suoi uomini lo sanno molto bene: risultati e prestazioni alla mano, infatti, da inizio campionato a ogni scivolone ha fatto seguito una partita foriera di ottime sensazioni, punti pesanti e sorrisi".
Già alla seconda giornata, dopo il pareggio al debutto con doppia rimonta annessa ai danni dello Spezia, i nerazzurri annichilirono – molto più di quanto racconti il 2-0 finale – un Palermo presentatosi all’Arena infarcito di nomi altisonanti e fregiato dell’etichetta di "favorito alla vittoria finale del torneo. Ancora, dopo il pareggio ottenuto sul campo – mutato poi in una vittoria a tavolino giusta e legittima dalla giustizia sportiva – a Cittadella, lo Sporting Club ha inanellato un filotto di tre successi che lo hanno condotto in vetta alla classifica. La prima sconfitta in campionato è datata 29 settembre: il Pisa venne mandato al tappeto dalla Juve Stabia sul sintetico di Castellammare. Senza fare drammi né appellarsi ad alcune attenuanti pur presenti (il terreno di gioco, per l’appunto, così come l’assenza di Matteo Tramoni, autentico leader tecnico del gruppo), gli uomini di Superpippo si rimboccarono le maniche e piazzarono due vittorie consecutive che fugarono tutte le ansie. Stessa reazione è avvenuta dopo i due pareggi consecutivi a reti bianche ottenuti al 10° e 11° turno contro Frosinone e Catanzaro: due successi di fila, con tre reti rifilate rispettivamente a Cremonese e Sampdoria, per rimanere saldamente sulla cresta dell’onda. Altro sintetico, il 23 novembre, e altro scivolone, stavolta a Carrara. L’effetto sul gruppo? Un pareggio beffardo, arrivato nell’ultimissimo secondo dell’ultimo minuto di recupero contro il Cosenza, e altre due vittorie consecutive ai danni di Mantova e Bari per mantenere saldamente il controllo del secondo posto in classifica.
Poi a Modena, il 21 dicembre scorso, i nerazzurri hanno vissuto il terzo scivolone del loro tragitto, al termine di una sfida nella quale Marin e soci non riuscirono a mettere in mostra le loro qualità fisiche e tecniche. Il big match alle porte contro il Sassuolo non lasciava dormire sonni tranquilli, ma la risposta data dagli uomini di Inzaghi fu eccezionale: non soltanto la capolista venne annichilita con una prestazione clamorosa, ma a quel 3-1 fecero seguito ben quattro vittorie e un pareggio nelle cinque partite successive. Una serie positiva interrotta esclusivamente da una concatenazione sfortunata di episodi nella gara di sabato scorso con il Cittadella, che Tramoni e compagni sono pronti ad archiviare come semplice incidente di percorso rispondendo come meglio sanno fare: giocando "da Pisa".
M.A.
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