ANDREA MARTINO
Sport

Alessandro De Vitis, storia di un pendolo tra difesa e centrocampo

Il numero 30 nerazzurro è alla terza stagione all’ombra della Torre L’identikit del tuttocampista perfetto per Luca D’Angelo

Pisa, 4 febbraio 2020 – Ci sono calciatori che diventano bandiere di un squadra ed eroi della tifoseria segnando gol a raffica oppure parando rigori in serie, e ci sono giocatori che fanno della poliedricità il punto forte di un’intera carriera. Nel Pisa di Luca D’Angelo ci sono gli uni e gli altri: se Michele Marconi a suon di reti pesanti si è cucito sul petto i galloni di "bomber" della squadra, Alessandro De Vitis corrisponde al’identikit del jolly perfetto per l’allenatore abruzzese. Il numero 30 nerazzurro è alla terza stagione all’ombra della Torre: nel primo campionato interpretò con qualità il ruolo di mezzala del centrocampo a tre sotto le gestioni Gautieri, Pazienza e Petrone. Nonostante alcuni acciacchi di troppo, l’ex Latina seppe conquistare la stima della tifoseria nonostante una stagione negativa per l’esito finale. L’anno scorso D’Angelo ha preparato per De Vitis l’abito del "battitore libero": regista, mezzala, difensore centrale con il compito di impostare. E da questa felice intuizione del tecnico nerazzurro è nato il "tuttocampista" che ha fatto le fortune della squadra in una stagione che si è conclusa con la storica promozione sul campo della Triestina.Partito come mezzala della linea mediana, Alessandro De Vitis è stato arretrato al centro della retroguardia a tre in una situazione di emergenza a inizio 2019, e da lì non si è più spostato fino al termine dei playoff. La bontà dell’intuizione di Luca D’Angelo è evidenziata dai numeri e dalle percentuali messe insieme da De Vitis nei due ruoli. Nella scorsa stagione il Pisa ha vinto il 50% delle partite quando il numero 30 è stato schierato come centrocampista, ma ne ha anche perse il 14%. Quando ha agito da difensore, invece, i nerazzurri hanno blindato porta e risultato: soltanto il 6% di sconfitte a fronte del 47% di vittorie. Un miglioramento evidente, reso ancor più concreto dallo score totalizzato nelle 11 partite nelle quali la squadra di D’Angelo ha dovuto fare a meno del suo equilibratore: 64% di vittorie ma anche il 19% di sconfitte.Questa tendenza si è confermata anche nel campionato cadetto dove, nonostante si sia da poco superata la metà del percorso, il Pisa ha dimostrato di avere in Alessandro De Vitis l’ago della bilancia del rendimento e, di conseguenza, dei risultati. Nelle ventidue gare fin qui disputate il numero 30 è stato assente in quattro occasioni: tre sconfitte un solo pareggio sono il bottino magrissimo conquistato. Con il numero 30 in campo invece la musica cambia, soprattutto nei match nei quali è stato schierato come difensore: zero sconfitte e il 43% di successi. In positivo anche il bilancio delle partite nelle quali De Vitis ha agito da centrocapista: 36% di vittorie e 27% di sconfitte.