
La grande gioia dei tifosi nerazzurri al «Marulla». E’ stata un’altra grandissima giornata di sport per i nostri colori
Due gol e mezzo, e quelle parole pronunciate il giorno della presentazione ufficiale che ritornano alla mente: "Se dovessi descrivermi sinteticamente, direi che sono un terzino con un gran piede mancino". Alla faccia caro "sindaco" Angori: la parabola disegnata sulla punizione che si è tramutata nel 3 a 0 finale della sfida contro il Cosenza è il manifesto della qualità del numero 3 nerazzurro. Che è reduce dalla prima presenza con l’Under 21: "Un’esperienza tanto bella ed emozionante quanto inattesa. Quando Ivan Sarra, il nostro team manager, mi ha telefonato per comunicarmi la notizia sono rimasto stupefatto, faticavo davvero a crederci. Era a Marina di Pisa, con i miei amici, e sono stati loro ad aiutarmi a comprendere la portata di questo traguardo". Il ragazzo nato a Cortona spiega: "Sono un ragazzo con i piedi ben piantati per terra e di fronte a questi risultati veramente mi manca il respiro. Sono consapevole di aver fatto un grande salto: l’anno scorso giocavo in C, oggi (ieri, ndr) ho segnato su punizione in B dopo aver debuttato in nazionale".
Il segreto è un maestro d’eccezione: "In allenamento spesso mi fermo con Miguel Veloso – svela - per migliorare le mie abilità sui calci piazzati: sono felice di aver colto i frutti di questo lavoro, anche se per le statistiche la rete sarà assegnata a Micai". L’analisi della partita è, per forza di cose, scarna e sintetica: "Nei primi 20 minuti la gara è stata equilibrata, poi il gol di Moreo ha reso tutto più semplice: la strada si è spianata con il primo rosso, e poi in successione il secondo e il terzo gol segnato dopo la seconda espulsione". Se c’è una cosa che non fa difetto ad Angori è la schiettezza, peculiarità ribadita anche in relazione al finale che attende il Pisa: "La classifica la guardiamo, sarebbe ipocrita dire il contrario. 8 punti di vantaggio sullo Spezia sono tanti ma non possiamo considerarci già arrivati. Già contro il Modena dovremo fare un’altra partita come sappiamo: se giocheremo da Pisa, faremo altri passi in avanti verso un obiettivo che tutti quanti sogniamo". Il pensiero finale è tutto per la gente di Pisa: "Percepiamo il sostegno e la fiducia: quando ci hanno aspettato dopo Spezia per incitarci ci hanno fatto capire quanta forza abbiamo alle nostre spalle. Ci hanno raccolti da terra e spinti a dare più del massimo in questo finale".
M.A.
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