Totale, affamato ed efficace. Alexander Lind è l’attaccante perfetto di questo Pisa. Nel gioco, nei numeri, ma anche nell’investitura di un grande ex campione del calcio nostrano, Klaus Berggreen. Lo storico numero 7 danese, una lunga carriera in nerazzurro, è tornato a parlare a La Nazione di Lind tre mesi dopo quella chiacchierata che, secondo lui, ha sbloccato la testa del numero 45. "Sono davvero felicissimi di ciò che sta facendo il Pisa in questo inizio di campionato - dichiara Berggreen -. La visita di qualche mese fa ha dato i suoi frutti e mi fa davvero piacere vedere che i nostri ragazzi abbiano iniziato a interpretare bene i miei consigli".
L’ex giocatore del Pisa svela anche quali furono i famosi suggerimenti dati a Lind, ma anche agli altri danesi. "Diedi tre consigli ai ragazzi - racconta Berggreen -. Il primo fu quello di suggerirgli di non fare ‘gruppetto’, rimanendo confinati tra connazionali. Così gli ho caldamente fatto capire che dovessero integrarsi meglio e non rimanere fuori, ma stare insieme con gli altri calciatori italiani. E so che mi hanno dato ascolto. Il secondo consiglio è stato quello di provare a imparare la lingua, ma qui gli ho insegnato un paio di trucchetti che non vi dico e tengo per me. Infine l’ultimo suggerimento è stato quello di dirgli non giocare per sé stessi, ma per la maglia. In tre parole: gruppo, mentalità e lingua".
Così Lind è esploso, dimostrando nei numeri di poter essere il calciatore perfetto per la maglia. Il danese infatti non è solo il leader della classifica marcatori del Pisa con cinque reti segnate, ma è anche il secondo assistman con tre ultimi passaggi, l’ultimi dei quali, di petto per Moreo, ha fatto stropicciare gli occhi a tanti tifosi. La sua presenza fisica in avanti gli permette di fare reparto da solo. Con un percentile di 81 Lind vince 3,71 passaggi aerei a partita, risultando determinante per il gioco di squadra in avanti. Si è alzata anche la sua media dei passaggi progressivi ricevuti a 5,85 a partita, quel dato che spiega come il pallone viene spostato verso la linea di porta avversaria ad almeno 10 metri dal suo punto più lontano negli ultimi sei passaggi. Un numero che chiarisce come Lind sia anche il "centravanti boa" della squadra, anche se non statico, per il numero di tocchi di palla, 25 a partita, che innescano i propri compagni.
"Lo aveva dimostrato anche in Danimarca - continua Berggreen -. Quando Lind esplode ed è nel ‘suo momento’ è fortissimo e inarrestabile. Dovrà essere bravo ad amministrare i cali di forma fisiologici".
Berggreen conclude l’intervento raccontando un retroscena con il presidente Corrado: "Gli ho fatto i complimenti per aver investito in Danimarca - conclude Berggreen -. Ho detto al presidente che i danesi hanno grande facilità di integrarsi con i pisani e i pisani vogliono bene ai danesi. Si vede che lottano con tutto il cuore per la squadra e la città. Ora continuerò a fare il tifo per il Pisa, ad aprile tornerò in città".
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