Il giusto mix tra "vecchia guardia" e volti nuovi che hanno portato freschezza e imprevedibilità. E, soprattutto, qualità e sostanza: Pippo Inzaghi dal mercato estivo ha avuto in dote ben 9 volti nuovi (uno è un ritorno, in realtà, ma nella scorsa stagione non ha indossato neanche per un minuto la casacca nerazzurra). Da molti di questi ha avuto le risposte auspicate e soltanto una sparuta minoranza non ha ancora reso per quelle che erano le aspettative. Dei nuovi innesti, l’unico a rimanere sempre in campo è il portiere Adrian Semper: il croato a suon di prestazioni di spessore e grande carisma sta dimostrando perché, pochi mesi fa, si è guadagnato il premio di miglior estremo difensore del campionato 2023-24. Un altro investimento che sta dando ottimi frutti è quello fatto per Samuele Angori, il profilo che negli Stati Uniti corrisponderebbe all’identikit del cosiddetto "Super Sub": 13 presenze, 3 delle quali da titolare e ben 10 da subentrato. Rappresenta il "dodicesimo" uomo di Inzaghi, l’elemento al quale il tecnico si rivolge quando deve operare le prime sostituzioni. Per lui già 1 assist e 1 gol alla prima esperienza in B.
Ottime risposte dal danese Malthe Hojholt, protagonista di 11 presenze e 443’ in campo: per il numero 8 le gare da titolare sono 3 e quelle da subentrato 8. Stessa nazionalità e un rendimento ancor più decisivo per l’acquisto più oneroso nella storia dello Sporting Club: Alexander Lind sta rispondendo a suon di gol e assist alla fiducia riposta. Il numero 45 ha collezionato 5 gare da titolare e altre 4 da subentrante, aggiungendovi 3 reti e 2 assist. La particolarità di Lind è che il suo nome è finito sul tabellino ogni volta che è stato scelto dal 1’, sintomo di un buon ambientamento. Un altro calciatore che sta sfruttando a pieno la seconda chance che il destino gli ha riservato all’ombra della Torre è il difensore Adrian Rus. Il romeno con l’impegno in allenamento, è riuscito a giocare da titolare 5 delle 8 presenze fin qui accumulate. In lieve discesa invece le quotazioni di Giovanni Bonfanti e Oliver Abildgaard. Il difensore cresciuto nell’Atalanta era un punto fermo di Inzaghi nelle prime giornate ma poi, complice la crescita di Rus, ha trovato posto in panchina: per lui 7 presenze (6 da titolare), ma l’astinenza dal campo che dura dal 29 settembre. Più a singhiozzo l’impiego del mediano danese, fermo a 6 gettoni (4 da titolare) e appena 237’ sul rettangolo verde. Infine un punto interrogativo e un enorme "What if". Zan Jevsenak, il primo acquisto estivo, dopo i primi 45’ della sfida d’esordio con lo Spezia non ha più assaggiato il campo. Mehdi Leris rappresenta il più grande rimpianto del primo terzo stagionale: titolare in 2 gare su 3 prima del grave infortunio al ginocchio, come sarebbe stato l’assetto del Pisa se fosse rimasto a disposizione di Inzaghi?
M.A.
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