Il Collegio di Garanzia del Coni mercoledì ha messo la parola fine alla controversa vicenda legata alla partita Cittadella-Pisa, confermando la vittoria a tavolino per 3-0 in favore del Pisa, rigettando il ricorso presentato dal club veneto. Tuttavia Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella, non ha nascosto la sua amarezza per l’epilogo della vicenda. Intervenuto ai microfoni di PadovaOggi, Marchetti ha rivolto dure critiche nei confronti del presidente del Pisa, Giuseppe Corrado. "Le sentenze vanno rispettate - ha esordito Marchetti -. Da persona sportiva e corretta accetto la decisione perché è giusto così. Quello che non accetto e che mi ha ferito moltissimo è l’antisportività dimostrata dal presidente Corrado. Si è comportato in un modo che non avevo mai visto prima. Questo atteggiamento mi ha dato veramente fastidio". Marchetti ha poi sottolineato l’identità sportiva del Cittadella, definendolo un modello da seguire nel panorama calcistico italiano: "Tutti riconoscono al Cittadella di rappresentare un modo di vivere il calcio difficile da imitare. Non accetto che siamo stati equiparati a società che fanno giocare atleti squalificati o dopati. Tutto questo per un semplice errore del nostro Team Manager, che ha sbagliato un nome. Le cose sono ben diverse". La società nerazzurra non ha voluto commentare ufficialmente né la vittoria al Coni, tantomeno le parole del direttore sportivo del Cittadella. Mentre il Pisa i tre punti ottenuti, vedendo consolidata la propria posizione in classifica, il Cittadella deve fare i conti con una sentenza che ha lasciato strascichi, oltre a una preoccupante situazione di classifica.
Michele Bufalino
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