Ancora un mese trascorso per intero con le marce alte inserite, il piede schiacciato sull’acceleratore e il vento in faccia di chi si ritrova a comandare il gruppo insieme ai compagni di fuga. A gennaio il Pisa ha collezionato tre vittorie e un pareggio, esibendo prestazioni sempre convincenti e molto spesso esaltanti. Un rendimento che si traduce in valutazioni molto alte per quasi tutti i suoi interpreti, protagonisti con un minutaggio più o meno ampio della marcia. Il mese appena trascorso ha visto sugli scudi il portiere Adrian Semper, in molte occasioni calato dentro alle vesti di Superman per proteggere i pali della porta nerazzurra. L’estremo difensore ha chiuso gennaio con la media "monstre" di 7,25. Ma se parliamo di valutazioni eccezionali, nessuno batte Oliver Abildgaard: dopo aver trascorso un po’ ai margini la cavalcata dei compagni, nelle ultime settimane il mediano danese, dopo aver definitivamente messo alle spalle gli acciacchi fisici che lo avevano tormentato fino al termine del 2024, ha letteralmente spiccato il volo. Il suo gennaio si è chiuso con la media del 7,75. In evidenza anche i connazionali Malthe Hojholt con un 7 pieno e Alexander Lind, autentico trascinatore dell’attacco nerazzurro, con la media del 6,75. Tra di loro si inserisce un altro elemento che in quanto a carisma e importanza sul rettangolo verde ha pochi eguali: Stefano Moreo ha chiuso lo scorso mese con la media del 6,88, alla pari con Simone Canestrelli. Qualche centesimo di voto in meno per un altro giocatore che ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano, riscattando tutte le perplessità che lo avevano accompagnato nella prima parte della sua esperienza pisana: Adrian Rus ha terminato gennaio con la media del 6,83. Ampiamente sopra la sufficienza tutti gli altri elementi dell’organico, compresi i nuovi arrivati Leonardo Sernicola e Henrik Meister, protagonisti di buoni spezzoni di gara quando sono stati chiamati in causa da Inzaghi. Gli unici due calciatori al di sotto della sufficienza sono Marius Marin e Alessandro Arena. Il primo paga ovviamente l’improvvida gomitata rifilata a Tongya nella gara con la Salernitana, che ha "sporcato" una media voto che altrimenti sarebbe stata come sempre molto alta. Il secondo invece è stato zavorrato dalla prova opaca fornita a Catanzaro, unica gara in cui ha portato a casa il voto avendo giocato da titolare.
M.A.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su