Ecletticità e versatilità: proprio i due ingredienti che il Pisa cercava per rendere ancora più speciale una ricetta che, fino a oggi, ha convinto proprio tutti. La lacuna sulle corsie laterali è stata colmata – e chissà che nella parte conclusiva del mercato non possa arrivare quel pizzico profumato di "spezie" ad arricchire ulteriormente il piatto – con un profilo che in Serie B recita nel ruolo di protagonista.
A conferma della volontà di dirigenza e staff tecnico di non lasciare nulla di intentato nella corsa al grande obiettivo finale. Leonardo Sernicola, nato nel 1997 a Civita Castellana, è il jolly che Pippo Inzaghi aveva chiesto a Davide Vaira e Giovanni Corrado: terzino puro, capace di esprimersi con qualità e quantità sia in una difesa a quattro che nelle vesti di cursore a tutta fascia in presenza di una difesa a tre, arriva dalla Cremonese dove, finora, aveva raccolto 13 presenze da titolare e altre 5 da subentrato.
A corredo di questi numeri di per sé esplicativi della portata dell’innesto operato dal tandem dirigenziale nerazzurro, troviamo anche i 2 gol e l’assist messi a referto nella prima parte del campionato. Per caratteristiche fisiche, Sernicola è l’alter ego ideale di Idrissa Tourè: destro naturale, ben strutturato, esplosivo nei primi metri.
Ma attenzione, perché per abilità tecniche e predisposizione, Sernicola può rappresentare l’alternativa di Angori sulla corsia mancina: basti pensare che in questa stagione, quando è partito titolare, ha occupato la fascia mancina in 11 occasioni e "soltanto" 2 volte ha giocato a destra.
Il cursore arriva all’ombra della Torre dopo essere diventato un autentico punto di riferimento dalle parti del Torrazzo: 134 presenze ufficiali tra il 2021 e il dicembre del 2024 evidenziano quanto fosse centrale nell’universo grigiorosso. Tant’è che, alla notizia della cessione allo Sporting Club, si sono alzate molte voci contrarie: la tifoseria lombarda non ha apprezzato il benservito a uno degli eroi della promozione in A del 2022 (a discapito proprio del Pisa) e, in assoluto, uno dei calciatori maggiormente apprezzato per qualità e impegno.
A maggior ragione a una diretta concorrente in Serie B e non a un club di massima serie, come invece era stato assicurato dalla dirigenza. Decisiva è stata la volontà del calciatore, desideroso di ritagliarsi uno spazio importante in una squadra impegnata nella corsa alla promozione diretta.
M.A.
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