La sfida di questa sera proporrà anche un incrocio molto particolare a bordocampo: da una parte Fabio Pecchia, dall’altra il nostro Luca D’Angelo, accomunati da un riconoscimento molto ambito e prestigioso conquistato grazie agli splendidi risultati ottenuti nella passata stagione. L’attuale tecnico del Parma infatti ha trionfato nel premio Panchina d’oro del campionato di Serie B relativo all’annata 2021-2022: la promozione in Serie A ottenuta alla guida della Cremonese gli è valsa 16 preferenze, con cui ha staccato l’altro allenatore approdato in massima serie con il Lecce (Marco Baroni, secondo con 15 voti). Al terzo posto, in un podio eccezionale per idee tattiche e spessore umano, si è piazzato Luca D’Angelo, capaci di guadagnarsi ben 3 preferenze. "E io non mi sono neppure votato" ha tenuto a precisare qualche giorno l’allenatore pescarese smorzando così il meritatissimo elogio al suo operato con la consueta autoironia. Anzi, il mister nerazzurro ha sottolineato di "aver votato per Stefano Pioli e proprio Fabio Pecchia, che a Cremona ha svolto un lavoro eccezionale". Chissà che il 49enne originario di Formia non abbia ricambiato la cortesia, esprimendo la propria preferenza nei confronti del collega che, durante la stagione, gli aveva impartito una sonora lezione. Era il 13 marzo di un anno fa e la Cremonese si presentò all’Arena da prima della classe, protagonista di un calcio spumeggiante e divertente.
Ma i grigiorossi vennero spazzati via dal tornado nerazzurro, che si abbatté sugli uomini di Pecchia con la forza di Torregrossa e Puscas, che confezionarono un 3-0 da sogno. Con quel successo il Pisa si issò nuovamente in vetta alla classifica, rinfocolando la volata a quattro – con Cremonese, Monza e Lecce – per i due posti che a fine torneo avrebbero decretato la promozione diretta in A. Oltre a questo incrocio, gli altri precedenti tra D’Angelo e Pecchia raccontano di due pareggi e una vittoria del secondo. Nel febbraio del 2021, arrivato da poco allo "Zini" con la missione di salvare la Cremonese, Fabio Pecchia riuscì a piegare la formazione nerazzurra con le reti di Valeri e Ciofani, rese soltanto in parte meno amare dal gol di Vido. I pareggi invece sono arrivati nella sfida di andata dello scorso torneo (1-1 firmato Beruatto e Ciofani) e in quella disputata all’Arena Garibaldi lo scorso ottobre (0-0). Entrambi gli allenatori hanno come riferimento la linea difensiva a quattro, ma differiscono per la via percorsa per arrivare a concludere verso la porta avversaria. Alla verticalità "dangeliana", Pecchia preferisce il fraseggio insistito e prolungato, meglio se svolto nella metà campo offensiva.
M.A.