La corsa si è interrotta dopo diciotto partite. Tanto è durata la striscia di imbattibilità interna del Pisa: i nerazzurri non perdevano sul prato dell’Arena dal 24 febbraio dello scorso anno, quando a passare fu il Venezia con il punteggio di 2-1, concretizzato nei minuti di recupero con la perla acrobatica di Marco Olivieri. Dopo lo scivolone con i lagunari lo Sporting Club ha chiuso a doppia mandata il proprio stadio, conquistandovi la bellezza di 12 vittorie e 6 pareggi: un rendimento decisamente positivo che, se nello scorso campionato non aveva contribuito a raggiungere obiettivi di rilievo, nella stagione in corso consente agli uomini di Pippo Inzaghi di primeggiare in classifica e coltivare il grande sogno. Ancor più nello specifico, la sconfitta di misura patita per mano del Cittadella ha messo fine a una serie di quattro successi interni consecutivi, avviata lo scorso 13 dicembre contro il Bari (2-0, reti di Moreo e Piccinini).
Dopo questa vittoria sono arrivate le gioie contro Sassuolo, Carrarese e Salernitana. La dinamica con la quale è maturata la sconfitta con il Cittadella, inoltre, è praticamente inedita. Dall’inizio della stagione infatti Caracciolo e soci sono andati sotto nel punteggio, di fronte al pubblico amico, soltanto due volte: prima della rete siglata da Pandolfi, era accaduto nella gara d’esordio contro lo Spezia. In quell’occasione i liguri si issarono sul doppio vantaggio, ma le reti di Tourè e Canestrelli confezionarono la rimonta ed evitarono la sconfitta. Per la prima volta, quindi, il Pisa non è riuscito a recuperare lo svantaggio sul terreno casalingo.
M.A.
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