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Gabriele Piccinini: il ritorno a Reggio Emilia per il sogno Serie A con il Pisa

Gabriele Piccinini torna a Reggio Emilia con il Pisa per inseguire la Serie A, un viaggio tra passato e futuro calcistico.

Gabriele Piccinini, 24 anni, in questa stagione ha messo a segno 4 reti e messo a referto 6 assist

Gabriele Piccinini, 24 anni, in questa stagione ha messo a segno 4 reti e messo a referto 6 assist

Per proseguire il cammino lungo e tortuoso (come lo definì Inzaghi), c’è anche bisogno di dover fare i conti con il proprio cuore, con il proprio passato. Questo è ciò che è chiamato a fare sabato Gabriele Piccinini. La prossima tappa del percorso del Pisa alla ricerca della Serie A è Reggio Emilia. Per il centrocampista in maglia 36 è un ritorno alle origini per ambire al più glorioso dei futuri. Nato a Scandiano, comune della provincia reggiana, la sua storia è sempre stata intrecciata da colori granata. Dopo le avventure con Parma e Sassuolo, a quindici anni entra nel settore giovanile della Reggiana, allora Reggio Audace, con la società che militava allora in Serie D. Un talento precoce, che fa l’esordio in prima squadra da minorenne, a 17 anni, il 28 ottobre 2018, nella partita persa per 2-0 contro il Pavia. Una prima stagione conclusa con dieci presenze, che però non gli valgono la conferma.

Un trasferimento al Lentigione, sempre tra i dilettanti, che gli svolta la carriera. Sessanta partite, sedici gol segnati e cinque assist forniti. A vent’anni, è impossibile che non abbia fatto mettere su di sé gli occhi di molte squadre professionistiche. La Reggiana a questo punto vorrebbe riprenderlo, ma c’è un problema. L’allora diesse granata Tosi dichiarò che Piccinini venne girato a titolo definitivo al Lentigione per fare un piacere alla società, ma che il giocatore a gennaio (del 2021) aveva rassicurazioni circa un suo ritorno a Reggio a fine stagione.

Però, le ruote girano, il centrocampista piace, soprattutto in Serie B, soprattutto all’Ascoli, al Perugia e al Pisa, che già allora dimostrava grande capacità nello scouting. Una prospettiva lavorativa e di ambizioni troppo grande, forse inizialmente insperata, quella del campionato cadetto. A questo punto è lecito pensare: la Reggiana fece un favore al Lentigione o a Piccinini? Al giocatore, che non essendo vincolato ha potuto così decidere di accordarsi con il club da lui scelto, cioè quello nerazzurro. E in questo "scambio" di favori, il vero beneficiario si è rivelato proprio il Pisa. Un piccolo tesoro prima svezzato da D’Angelo, mandato a farsi le ossa al Fiorenzuola, sgrezzato da Aquilani e quindi fatto brillare da Inzaghi. Sarebbe dovuto partire, e invece si è rivelato il titolare, il motore, l’agitatore della squadra. Con lui in campo aumentano i battiti cardiaci della squadra.

Magari non sarà sempre preciso, ma sia dentro che fuori dal campo è centrale. L’uomo spogliatoio per eccellenza, come da testimonianza dei compagni di squadra. Adesso, il momento della maturità, come una seduta dallo psicologo, una trama letteraria: tornare nel luogo dove è nato, per compiere un altro passo verso l’Olimpo.

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