
Una polveriera vicinissima a esplodere: non potrebbe esserci metafora migliore per fotografare la situazione attuale del Cosenza. Dopo 14 anni...
Una polveriera vicinissima a esplodere: non potrebbe esserci metafora migliore per fotografare la situazione attuale del Cosenza. Dopo 14 anni di presidenza, la piazza è stufa della volubilità di Eugenio Guarascio e sta inscenando le proteste più fantasiose pur di ottenere la cessione della proprietà nelle mani di altri imprenditori. Le ultime stagioni cadette sono state caratterizzate da un filo rosso che si è interrotto temporaneamente lo scorso anno: salvezze ottenute per il rotto della cuffia e parco giocatori mai realmente potenziato e valorizzato.
La frattura tra la tifoseria e il presidente si è andata così allargando sempre di più, con la squadra e la dirigenza che – al prezzo di grossi sacrifici dentro e fuori dal campo – sono riusciti a mantenere la categoria. Mai come quest’anno, però, c’è stata la sensazione di essere vicini al punto di non ritorno: ultimo posto, 4 punti di penalizzazioni per il mancato versamento dei contributi e una scarsa attitudine a lottare per la salvezza. Dopo il fallimento del tecnico Massimiliano Alvini, a fine febbraio la panchina rossoblu è stata affidata a Pierantonio Tortelli e Nicola Belmonte (foto): il duo è partito anche discretamente, raccogliendo 4 punti tra Modena e Reggiana. Poi però è arrivato il fragoroso 4-0 nel derby con il Catanzaro che di colpo ha riportato al centro dell’attenzione tutte le fragilità di una squadra capace di vincere appena 6 delle 30 partite giocate. Oggi i rossoblu si disporranno con il 3-5-2: assenti Caporale in difesa e Garritano in mezzo al campo, potrebbero partire dal 1’ Florenzi e Kouan, recuperati dopo i rispettivi problemi fisici. In avanti spazio a Mazzocchi e Artistico.
M.A.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su