REDAZIONE PISA

Gran dubbio Nicholas Bonfanti. Ora Lind può prendersi l’attacco

Mentre l’assenza di Tramoni lancia Arena. Per le corsie esterne di centrocampo Piccinini e Beruatto favoriti

Alexander Lind, 22 anni, pronto a prendersi l’attacco nerazzurro

Alexander Lind, 22 anni, pronto a prendersi l’attacco nerazzurro

Fare di necessità virtù, serrare i ranghi e raschiare il fondo del barile delle energie per trarre il massimo dall’ultimo impegno che precede la sosta per le nazionali. La spia della riserva nello spogliatoio nerazzurro ha iniziato a lampeggiare minacciosamente dopo la trasferta di Castellammare di Stabia, che ha evidenziato – accanto a un comprensibile calo di intensità fisica tra i calciatori di Pippo Inzaghi – una palpabile decrescita della tensione nervosa. Proprio l’ingrediente "segreto" che nelle prime sei giornate di campionato aveva consentito a Marin e compagni di surclassare gli avversari e conquistare vittorie e punti pesantissimi.

Tra infortuni, acciacchi e squalifiche, la partita di oggi pomeriggio non consentirà al tecnico emiliano di attingere a forze fresche: chi ha preso parte alla sconfitta di sei giorni fa in casa della Juve Stabia (Vignato a parte, che tornerà dalla squalifica dopo lo stop per le nazionali) dovrà cancellare con un colpo di spugna i toni opachi impressi sulla tela del "Menti" e ritrovare la vivacità di tutte le sfide disputate sul prato dell’Arena. L’uomo incaricato di assolvere a questo compito, in mancanza del "titolare della cattedra" Matteo Tramoni, è Alessandro Arena: lo sgusciante trequartista siciliano questo pomeriggio ha l’opportunità di dimostrare di avere le carte per indossare i panni del "Robin" nerazzurro. Senza il "Batman" italo-corso, sta all’ex Gubbio innescare i movimenti di Nicholas Bonfanti (non al meglio) o Alexander Lind e Stefano Moreo negli ultimi metri.

La visita dei connazionali Berggreen e Larsen, beniamini dell’epopea dorata dello Sporting Club, può aver fatto da propellente agli stimoli del centravanti numero 45. Molta più scelta invece c’è a centrocampo, dove Inzaghi può concedersi il lusso di tenere in vita diversi ballottaggi a ridosso del fischio d’inizio.

Due riguardano le corsie laterali: Piccinini e Beruatto sono favoriti per la maglia da titolare, ma le alternative Tourè e Angori non sono da scartare a priori. Il tedesco a Castellammare è parso appannato e a corto di idee, ma a sua parziale discolpa c’è da sottolineare che in Campania ha dovuto calpestare le zolle della trequarti su richiesta dell’allenatore nerazzurro. L’ex Empoli e Pontedera invece sei giorni ha dimostrato di avere una discreta intraprendenza con il pallone tra i piedi, ma continua a manifestare delle incertezze in fase difensiva che, al cospetto di una formazione arrembante come il Cesena, potrebbero costare caro. Il terzo dubbio riguarda il partner di Marin: Oliver Abildgaard è l’indiziato numero uno in virtù della fisicità e dell’esperienza, con il connazionale Hojholt alle sue spalle. Molte più certezze invece nel pacchetto arretrato, dove il terzetto composto da Caracciolo, Giovanni Bonfanti e Canestrelli viene confermato davanti alla porta difesa da Semper.

M.A.

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