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Stefano Gori, uno degli ex di Pisa-Perugia
Pisa, 23 febbraio 2023 - Tanti interrogativi di formazione, ma anche ritorni al passato per una sfida dal sapore storico. Domani è tempo di Pisa-Perugia, ecco i cinque motivi per non perderla. TOTO FORMAZIONE - I nerazzurri potrebbero schierarsi con il classico 4-3-2-1. Oltre a Nicolas, con la coppia di terzini Calabresi ed Esteves sulla destra e Beruatto sulla sinistra, tra i centrali, se Barba non dovesse farcela, il posto accanto ad Hermannsson potrebbe essere occupato da Rus, ma occhio a Caracciolo che scalpita. A centrocampo, il trio Nagy, Marin e Touré dovrebbe garantire qualità e quantità. Sulla trequarti Tramoni e Morutan potrebbero essere gli uomini dietro all'unica punta Gliozzi. TORREGROSSA E BARBA - La prima decisione riguarderà Ernesto Torregrossa, ancora lontano dalla forma migliore dopo due mesi di stop. Potrebbe essere preferibile utilizzarlo come alternativa dalla panchina. Il difensore Federico Barba, invece, si allena con la squadra ma anche a parte: la sua presenza dipenderà dalle sue condizioni alla rifinitura. IL PRECEDENTE - Stagione 2012-2013, il Pisa si gioca la semifinale playoff di ritorno a Perugia, una delle gare più iconiche degli ultimi anni. A dieci minuti dalla fine Ciofani pareggia portando il risultato sull'1-1 dopo il vantaggio iniziale dei nerazzurri. Va in gol anche Rantier e la gara va sull'1-1. Per il Pisa sembra finita, ma in pochi secondi la partita viene ribaltata da un destro di Favasuli che manda in visibilio il settore ospiti. Quella gara è già storia, con i nerazzurri che andranno in finale contro il Latina, anche se non arriverà la promozione in Serie B. LISI E GORI - Francesco Lisi ha fatto la storia in maglia nerazzurra, guidando il Pisa alla promozione in Serie B e diventando perno del gioco di D'Angelo per anni, raggiungendo in qualche modo l'immortalità segnando nell'ultimo derby col Livorno, una partita storica per l'assenza di pubblico, mentre l'intera nazione si sarebbe avviata di lì a poco verso il lockdown per Covid-19. Non ci sarà per squalifica, ma sarà in tribuna. Poi c'è Stefano Gori, 101 gare ufficiali in nerazzurro. Arrivato al Pisa per intuizione di Roberto Gemmi, che decise di puntare forte sull’allora 22enne prodotto del vivaio del Milan, difese la porta del Pro Piacenza, si ritrovò poi senza squadra per i problemi tanti del Bari, quanto dello stesso Pro Piacenza, diventando poi punto di riferimento in nerazzurro. PERUGIA E' PERUGIA - "Perché Perugia è Perugia". Furono le parole di Leonardo Covarelli, ex presidente del Pisa che, dopo una Serie A sfiorata con "il Pisa dei miracoli" di Gianpiero Ventura, lasciò Pisa trasferendosi nella sua Umbria e acquistando il Perugia. Nei due anni successivi ci fu prima il fallimento nerazzurro nel 2009, l'anno del centenario, poi a quello del Grifo, un anno dopo. Michele Bufalino