REDAZIONE PISA

I più utilizzati nel girone di ritorno. Ritmi alti e tante partite, i giocatori in “riserva“

Le fatiche di sette mesi vissuti costantemente sulla cresta dell’onda e con i giri del motore sempre vicini al massimo...

Le fatiche di sette mesi vissuti costantemente sulla cresta dell’onda e con i giri del motore sempre vicini al massimo...

Le fatiche di sette mesi vissuti costantemente sulla cresta dell’onda e con i giri del motore sempre vicini al massimo...

Le fatiche di sette mesi vissuti costantemente sulla cresta dell’onda e con i giri del motore sempre vicini al massimo iniziano a presentare il conto. Nell’organico di Pippo Inzaghi ci sono alcuni elementi che più di altri stanno accusando difficoltà nell’esprimere il massimo del loro potenziale. Uno dei casi più emblematici è quello di Samuele Angori, titolare in 9 delle 10 gare disputate nel girone di ritorno e in campo per l’89,2% dei minuti complessivi. Il terzino mancino ha assunto la dimensione di top player della categoria a suon di prestazioni eccezionali, ma dopo aver tirato la carretta per tutta la fase centrale del torneo sta comprensibilmente accusando una lieve flessione fisica e tecnica. Non è un caso che nelle ultime due sfide, tra Sassuolo e Spezia, abbia disputato meno della metà dei minuti disponibile (83), e soprattutto sia partito dalla panchina nella gara del "Picco". Un altro nerazzurro che sta tenendo d’occhio la spia della riserva è Gabriele Piccinini, che con Inzaghi si è definitivamente consacrato come una mezzala di grande livello in cadetteria. Nel girone di ritorno ha collezionato 5 titolarità, dopo che nella prima parte del campionato aveva raggiunto quota 15 su 19 turni totali. Dalla sfida con la Samp a quella con lo Spezia l’impiego del numero 36 è calato, anche a causa di un’esplosività fisica che non è quella della prima parte del torneo: Piccinini è stato in campo per il 54% del tempo. Il terzo elemento che sembra avere il fiato più corto rispetto al girone d’andata è uno dei perni dello scacchiere nerazzurro: Marius Marin. Il romeno ha indossato la maglia di titolare in 8 gare su 10: i due turni saltati sono il frutto della squalifica rimediata col rosso diretto incassato con la Salernitana. In campo per il 71% dei minuti complessivi, il mediano numero 6 potrebbe essere chiamato a stringere i denti anche sabato contro il Mantova. Anche se la possibile chiamata in nazionale per le prime gare di qualificazione ai Mondiali del 2026 potrebbe imporre un surplus di fatica.

L’ultimo giocatore ad essere stato "spremuto" dall’inizio del girone di ritorno è Alexander Lind, titolare in 9 delle 10. Il centravanti danese è rimasto in campo per l’84% del tempo.

M.A.

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