MICHELE BUFALINO
Sport

Il capitano e la fascia della Serie A: "Qualcuno mi dava per finito"

Caracciolo porta al braccio il logo della massima categoria. Tutto è iniziato ad agosto dopo Frosinone

Caracciolo porta al braccio il logo della massima categoria. Tutto è iniziato ad agosto dopo Frosinone

Caracciolo porta al braccio il logo della massima categoria. Tutto è iniziato ad agosto dopo Frosinone

Un simbolo al braccio e una profezia che potrebbe avverarsi. Dall’infortunio che gli ha impedito di giocarsi la Serie A nella stagione 2021-22, fino a tornare da protagonista e da capitano a giocarsi le proprie carte per riprendersi con gli interessi ciò che era sfuggito. In molti, dopo il match con la Carrarese, deciso da un suo gol nel finale, si sono accorti di un dettaglio non di poco conto nella fascia che capitan Antonio Caracciolo ha indossato nel corso del match. "Che ci faceva Caracciolo con la fascia della Serie A?".

Allucinazione o suggestione? Niente di tutto questo, ma un semplice gesto che risponde ad una delle leggi non scritte di ogni spogliatoio: quando si comincia un percorso, allora quel percorso va finito com’è cominciato. E tutto è iniziato lo scorso 12 agosto, in occasione della sfida di Coppa Italia tra Pisa e Frosinone in terra ciociara, vinta dai nerazzurri 3-0. La Coppa, come noto, ricade sotto l’egida della Lega di Serie A e non della Figc, uniformando le fasce di capitano per ogni squadra partecipante. Così, quel giorno di agosto, Caracciolo scese in campo indossando la fascia con il logo del massimo campionato italiano. Arrivata la vittoria, stavolta per scelta, il capitano non se n’è più separato, fin quando non è diventato un dettaglio impossibile da non notare, sia nelle inquadrature della tv, sia nelle foto pubblicate dal Pisa Sporting Club sui social, che hanno fatto aguzzare la vista ai tifosi nerazzurri.

Ora quella ‘profezia’ potrebbe avversarsi, come il punto di arrivo di anni di sacrifici. Così il gol contro la Carrarese è il fiore all’occhiello di una stagione vissuta ad altissimo livello per il capitano con 20 partite e un gol segnato. Pensare che, due anni e mezzo fa, il capitano stava attraversando il più difficile dei momenti. "Nel 2022 ho saltato la parte più bella del campionato, poi sappiamo come è andata in finale con il Monza – ha ricordato Caracciolo dopo la Carrarese –. L’infortunio è stato difficile perché pensavo di recuperare prima, ho fatto due anni senza fare il ritiro e quest’anno fortunatamente ho fatto tutto il ritiro e non mi è successo niente". La rottura del crociato costrinse Caracciolo a saltare 263 giorni e 27 partite, oltre a diversi problemi muscolari di gestione che lo hanno limitato anche la stagione successiva. Poi un nuovo infortunio al collaterale lo scorso anno, che lo ha fermato per un altro mese e mezzo. "L’anno scorso dopo due partite mi sono subito infortunato al collaterale, diciamo che non sono stato molto fortunato", ha ricordato ancora.

Oggi Caracciolo, con quasi 120 partite in maglia nerazzurra, è nella hall of fame dei più longevi giocatori e, da calciatore bandiera, ha saltato solo una partita per influenza quest’anno. "E pensare che mi davano per finito", erano state le sue parole a inizio campionato, quando il Pisa aveva raggiunto per la prima volta la vetta della classifica.

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