SAVERIO BARGAGNA
Sport

Il fortino di Inzaghi cede proprio in extremis. I nerazzurri perdono la vetta a Carrara

Troppe assenze, poi il rosso a Touré condiziona la gara. La compagine della Torre alza il muro, ma cede proprio al traguardo

Il fortino di Inzaghi cede proprio in extremis. I nerazzurri perdono la vetta a Carrara

Adrian Šemper, 26 anni, cede di fronte alla conclusione ravvicinata di Devid Eugene Bouah (23 anni). Foto Letizia Delia

In ossequio alla giusta filosofia inzaghiana ("se non puoi vincerla almeno pareggiarla") il Pisa ha alzato il muro a Carrara. Solo che lo ha fatto anzitempo trasformando quella che è una giusta interpretazione, in una errata modalità troppo rinunciataria. Come a dire, è giusto pensare – talvolta – anche a non prenderle, ma questo non significa rintanarsi nelle retrovie rinunciando quasi a mettere il naso fuori.

Il Pisa a Carrara esce sconfitto e, dopo tante settimane, perde pure la vetta della classifica. Non un disastro, per carità, ma davvero un gran peccato. Un match partito con il piede sbagliato – le assenze in contemporanea di Moreo, Tramoni e Marin pesano alquanto e non potrebbe essere altrimenti perché sono fra i pochi ‘insostituibili’ – e proseguito fin da subito sulla medesima strada negativa. E’ evidente che il rosso diretto rimediato da Touré dopo 25 minuti abbia condizionato gambe e pensieri. Ora, parlando proprio dell’espulsione: l’entrata scoordinata del centrocampista è evidente, meno l’impatto con il carrarino. Ma tant’è.

Alla fine poco conta perché la compagine di casa, da quel momento in poi, alza i giri del motore e colleziona una serie di occasioni da gol che legittimano la vittoria finale. La più ghiotta del primo tempo è firmata da Zanon che colpisce la traversa da pochi passi trovando poi la respinta di Rus di testa sulla linea. A quel punto Inzaghi decide di rinunciare ad Arena per inserire Abildgaard a centrocampo e riequilibrare la squadra.

In realtà il Pisa ritrova (parzialmente) le misure soltanto nella ripresa quando l’azione carrarina appare meno ficcante rispetto al primo parziale di gioco. Si tratta, tuttavia, di una sensazione che con il passare dei minuti viene meno. Soprattutto sull’out sinistro il Pisa rischia molto e la rinuncia a Lind in favore di Mlakar è la mossa definitiva per dire "ok, portiamo a casa lo 0-0". A pochi secondi dallo scadere però il Pisa si fa trovare impreparato proprio sull’out sinistro e Bouah sigla un gol partita che fa veramente male. La vittoria del Sassuolo lascia i nerazzurri al secondo posto mentre questo pomeriggio lo Spezia di D’Angelo avrà la possibilità di agguantare proprio Inzaghi in caso di vittoria in casa con il SudTirol.

Per il Pisa otto giorni per recuperare giocatori e ritrovare morale. Domenica appuntamento all’Arena contro il Cosenza prima di un poker di partite di cartello che ci porteranno alla fine dell’anno solare (Mantova, Bari, Modena e Sassuolo). Il campionato è nel vivo, un incidente di percorso di può stare. Sapevamo che sarebbe stata lunga e difficile, ecco – partiamo da questo –... lo sapevamo.

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