Va bene l’entusiasmo, ma lanciamoci in un piccolo sondaggio intriso di sano realismo: alzi la mano chi, ad agosto, pensava che al termine del girone d’andata il Pisa avrebbe avuto esattamente il doppio dei punti in classifica della Sampdoria. Anticipiamo la risposta: nessuno si sarebbe professato così ottimista. Invece il lavoro, la passione, la dedizione e il talento della squadra e di Pippo Inzaghi permettono al Pisa di presentarsi, domani, a Marassi con questo scenario incantevole. Lo Sporting Club ha guadagnato, in media, un punto a partita sui blucerchiati e nell’ultimo appuntamento dell’anno può fregiarsi dei gradi di "big" al cospetto della nobile decaduta.
Ma guai a dare per spacciato il Doria: rispetto alla formazione tremebonda annichilita lo scorso 9 novembre con un 3-0 tanto rotondo quanto storico, quella attuale è una squadra con diversi punti fermi e soprattutto un nuovo tecnico. Leonardo Semplici non è ancora riuscito nel miracolo di raddrizzare una barca che fa acqua da tutte le parti, ma quantomeno ha ridato un pizzico di combattività ai giocatori. Dal suo arrivo all’ombra della Lanterna, la Samp ha inanellato tre pareggi consecutivi, riuscendo a muovere la classifica anche al cospetto di avversari di primo rango: due di questi segni X, infatti, sono arrivati contro Spezia e Cremonese. Servirà quindi il Pisa formato deluxe ammirato a Santo Stefano per riuscire a cogliere un altro risultato di prestigio e proseguire la marcia. Tra i blucerchiati potrebbe esserci la sorpresa di una panchina iniziale per uno dei due "mammasantissima" dell’attacco: tra Massimo Coda e Gennaro Tutino il maggiore indiziato a partire fuori è il secondo, in favore di Fabio Borini. Probabile riposo iniziale anche per il capitano Fabio Depaoli, vittima di un violento colpo alla testa durante il match con la Carrarese che fortunatamente non ha provocato ferite né lesioni. Al suo posto, sulla destra, dovrebbe giocare titolare Lorenzo Venuti.
M.A.
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