LORENZO VERO
Sport

Il notiziario. Solbakken, bandiera bianca. Out col Sassuolo

Appuntamento con la storia, riflettori puntati, e un pubblico che si prepara a una trasferta che, comunque vada, rimarrà...

Appuntamento con la storia, riflettori puntati, e un pubblico che si prepara a una trasferta che, comunque vada, rimarrà...

Appuntamento con la storia, riflettori puntati, e un pubblico che si prepara a una trasferta che, comunque vada, rimarrà...

Appuntamento con la storia, riflettori puntati, e un pubblico che si prepara a una trasferta che, comunque vada, rimarrà nei racconti per decenni e decenni. Poi però, in campo andranno i giocatori. E in particolare, chi? Cosa dobbiamo aspettarci dal Pisa di Inzaghi in vista della partita contro il Sassuolo di Grosso? Sarà lo scontro tra due filosofie differenti. Il palleggio dei neroverdi contro il verticalismo dei nerazzurri. Sarebbe folle e azzardato immaginare a stravolgimenti, soprattutto nell’undici iniziale, rispetto quanto visto finora. Una cosa è certa: il Pisa arriva alla partita in grande forma e con l’inerzia dalla propria parte dopo il successo in slancio contro la Juve Stabia dell’ultimo turno. E così come l’ultimo turno, non ci sarà Markus Solbakken. Il centrocampista norvegese non ha recuperato dal problema muscolare accusato la scorsa settimana e il suo recupero sarà tentato solamente per la partita di La Spezia della settimana successiva. A centrocampo ultime ore a disposizione di Inzaghi per sciogliere il dubbio relativo al giocatore che sarà schierato al fianco di Marin. Sarà Piccinini o Hojholt? Il danese è partito titolare nell’ultimo turno, con la scelta sapiente di sfruttare il dinamismo dell’italiano a gara in corso, così come è accaduto. È però vero che questa caratteristica di Piccinini è imprescindibile nell’economia di gioco del Pisa, senza il quale sembra perdere gran parte della propria forza motrice. Tutto lascia pensare che la scelta dipenderà dal piano partita che sarà preparato dall’allenatore. Zona cruciale del campo la trequarti offensiva avversaria. Come arginare la furia e fantasia di Laurienté e Berardi, considerando che nel mezzo dovrebbe essere proposto Verdi? All’andata la decisione andò su Rus sulla destra con Canestrelli a sinistra, in quella che appare la formazione di difesa tipo. Molto probabile che quello sarà lo schema adottato al Mapei. Ribadendo una cosa: il Pisa non si adatta all’avversario, non lo ha mai fatto, e rende solo sapendo fare ciò che sa, cioè pressare alto, altissimo l’avversario e attaccarlo in verticale.

Lorenzo Vero

Continua a leggere tutte le notizie di sport su