A questo punto è necessario prenderne atto di ciò che stiamo vivendo: questo per godersi l’attimo e tenersi stretto il momento, al netto di un campionato ancora lunghissimo e di tutti i "se" e i "ma" che intendete più o meno giustamente opporre. Sotto i nostri occhi si sta colorando un sogno nerazzurro: lungo un asse di vittorie e prestazioni eccellenti sta prendendo corpo – mattoncino dopo mattoncino – quella speranza attesa da una vita sportiva intera. Il Pisa sta volando a suon di record in vetta alla classifica legittimando con prove autoritarie un primato sempre più saldo in classifica. Come a dire, anche se sarà il risultato di fine campionato a emettere l’ultimo verdetto, oggi non possiamo che goderci un presente luminosissimo ed esaltante che nessuno può toglierci. La vittoria con la Sampdoria, triturata ieri all’Arena, è l’apice dell’apoteosi. In questa vittoria, infatti, vi è tutto: la qualità dei singoli, il temperamento e l’organizzazione di squadra ma anche quella quota di sofferenza che fa parte del Dna di qualsiasi squadra di calcio e – in particolare – di questi colori. Un Pisa pressoché perfetto per questa categoria.
La Sampdoria resta schiacciata già nel primo tempo. La manovra di Marin e soci si fa con il passare dei minuti sempre più stringente fino a quando la pressione per la compagine ligure si fa insopportabile e deve chinare la testa. Già dopo 12 minuti Lind potrebbe far male ai genovesi, poi è Touré a suonare la carica. Il gol giunge a sette minuti dal termine del primo tempo grazie alla caparbietà del bomber danese Lind che pur di segnare ci mette – letteralmente – la faccia. Moreo, in chiusura, potrebbe raddoppiare. Partita in pieno controllo.
E proprio il 2-0 si compie appena sei minuti dopo l’intervallo. Lo scambio in velocità fra Lind-Tramoni taglia in due la Sampdoria che cade sotto la rasoiata dall’italo-francese sempre più leader di una squadra stellare. Impazzisce l’Arena: cori, applausi e quella voglia di... ancora impronunciabile. La compagine di Sottil ci mette l’orgoglio, Inzaghi è intelligente capisce il momento e alza la diga inserendo Hojholt in mediana. Quanto basta per soffrire meno e ripartire alla bisogna. Il tre a zero di Angori nel finale è la perfetta summa di una strategia perfetta.
Ora il campionato si ferma per la pausa nazionali ma intanto – aspettando il match dello Spezia di oggi – i nerazzurri salgono a più sei dalla terza posizione. Solo il Sassuolo, in questo momento, riesce a mantenere la scia. Inzaghi e soci tornaneranno in campo il 23 novembre contro la Carrarese, all’Arena se ne riparlerà a dicembre.
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