
Incredibile caso all’Arena. Sconfitta e bufera
di Michele Bufalino
Una partita che rischia di trasformarsi in un caso di studio, di certo un inedito per l’intero mondo del calcio, senza precedenti certificati. Al minuto 86 di Pisa-Bari infatti, col pallone in possesso dei pugliesi, Morachioli la passa indietro, ma l’arbitro interviene con un tocco, cambiando la traiettoria del pallone. Il direttore di gara, il signor Colombo di Como, non interrompe l’azione che, pochi secondi dopo, si traduce in un’occasione da gol con una respinta di braccio di Caracciolo. Controllo al var e rigore trasformato dall’ex Antenucci, per il 2-1 finale. Un errore tecnico gravissimo, che anche il tecnico D’Angelo sottolineerà, stampando la regola su un ‘pizzino’ di fortuna, in sala stampa. Il regolamento del calcio infatti, nella sezione ‘pallone non in gioco’, aggiornata con questa casistica nella stagione 2019-20, parla chiaro. "Il pallone smette di essere in gioco quando, toccato dall’arbitro, in conseguenza di tale tocco, inizia un attacco promettente". Una beffa clamorosa per il Pisa che, fino a quel momento, aveva eroicamente difeso il fortino. A dir la verità erano stati gli stessi nerazzurri ad essersi complicati la vita quando, a inizio partita, un errore in fase difensiva, sugli sviluppi di un corner, aveva portato Nagy ad un fallo su Cheddira, interrompendo una chiara occasione da gol. Cartellino rosso e oltre 80 minuti da giocare in inferiorità numerica. Poco dopo era stato Torregrossa, al 16’, a conquistarsi un rigore, trasformandolo e portando addirittura in vantaggio i nerazzurri. La squadra ha resistito per larghi tratti della gara, nonostante la rete del pareggio di Esposito di testa su un errore condiviso di Hermannsson e Caracciolo, la cui marcatura è stata elusa dall’attaccante. Il Pisa però nonostante l’handicap, è riuscito comunque ad andare più volte vicino al vantaggio, impedendo al Bari, se non con un tiro da posizione defilata da parte di Cheddira, nella ripresa, di rendersi davvero pericoloso. E adesso? Partita da rifare? Il Pisa ha annunciato che valuterà il ricorso. Di fatto l’errore tecnico, se tale sarà valutato, è diverso da un errore di valutazione da parte dell’arbitro. E solamente un errore tecnico può consentire di rigiocare una partita. Anche nel caso che si verifichi però non è automatico che la partita possa essere rigiocata. Dovrà essere proprio l’arbitro a segnalare il suo errore al giudice sportivo, che valuterà se ha influito sullo svolgimento regolare della partita. Intanto il Pisa si lecca le ferite, dovendo andare ad Ascoli con 4 o 5 assenze.
L’espulsione di Nagy infatti, unita ad un altro rosso, da parte di Caracciolo nelle fasi finali del match che, da capitano, aveva chiesto all’arbitro di controllare il proprio tocco al var, nonché la squalifica di Sibilli, a causa di un giallo in diffida, si uniranno agli infortuni di Touré e De Vitis. Chissà che proprio in questo momento di difficoltà non riemerga, con rabbia agonistica, lo stesso carattere che aveva permesso la grande rimonta, stavolta per centrare i playoff.