Pietro, perché? Sei sicuro di star facendo la scelta giusta? Questo viene da chiedersi, alla notizia della sempre più prossima partenza di Beruatto direzione Sampdoria. Il termine di una storia iniziata tre anni fa, nell’estate del 2021, e che arriverà a giugno del 2025. Nel mezzo ne sono passate di cose. Un rapporto da montagne russe, quello con il pubblico nerazzurro, dopo la partenza idilliaca, figlia di una stagione terminata con la sconfitta in finale, con 39 partite complessive condite da un gol segnato e sei assist, abbastanza per farlo laureare miglior terzino sinistro della stagione e attirare su di lui le attenzioni di vari club di Serie A.
Forse, proprio qui arriva il primo punto di rottura: il trasferimento non si concretizza, è il solo Birindelli a fare le valigie direzione massima serie. La stagione successiva Beruatto non rende al meglio: "Problema di testa" fanno eco i giocatori per giustificare le prestazioni della squadra. Il pubblico è deluso da un giocatore del quale erano rimasti folgorati. Con Aquilani la separazione sembra possa avvenire in inverno, ma anche qui non avviene. Il terzino, ormai veterano, beneficia invece della cura Inzaghi. Dieci da titolare nelle prime undici. Da quinto di centrocampo concilia bene sia spinta in fase offensiva che copertura difensiva. Tornano gli applausi convinti. Certo è che è impossibile tapparsi gli occhi davanti alla crescita del suo amico, ma anche rivale per il posto Angori, che finisce per diventare titolare. Beruatto gioca in campo appena novanta minuti nelle ultime otto partite. Un minutaggio ridotto per un giocatore ormai della sua esperienza in campionato, ma "squadra che vince non si cambia".
Inzaghi comunque lo elogia. Da qui l’interrogativo: Pietro, tu che la storia l’hai mancata per un tempo supplementare, che hai fornito due assist in finale, che sai cosa significherebbe, perché vuoi cambiare ora? Non da titolare, ma i minuti Inzaghi li concede. Hai un’importanza rilevante nello spogliatoio. Perché scegliere di giocarti la salvezza in una squadra, seppur blasonata, come la Samp, invece di tentare il tutto per tutto, sacrificare dei minuti, ma provare a entrare nella storia (perché sì, entrereste nella storia), di un club?
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