di Lorenzo Vero
"Sono davvero soddisfatto: è difficile dire che possiamo fare qualcosa in più di quanto fatto oggi". Doveroso tornare alla partita di venerdì sera, doveroso evidenziare la gioia sul volto di Filippo Inzaghi. L’allenatore ha messo da parte le solite frasi, ripetitive, che conosciamo a memoria, post partita, dando sfogo alla sua gioia, dopo il successo per 2-0 sul Bari: "Abbiamo giocato la nostra migliore partita in assoluto, una sfida pressocché perfetta. La nostra vittoria più bella in stagione". E come definizione vuole, sopra la perfezione non c’è niente: "Difficile migliorare stasera, spero piuttosto di poterci ripetere".
Oltre alla prestazione sul campo: "Abbiamo giocato per novanta minuti come fatto nei primi quindici a Mantova" (diciassette tiri totali dei nerazzurri contro i sei degli avversari, per intenderci), ci sono altre due ragioni che fanno felice Inzaghi: una storica, e una di spirito. Quella storica è relativa ai precedenti del confronto, e ai vari campanelli d’allarme sulla formazione ospite: "Non battevamo il Bari da più di trent’anni, era quarto in classifica e reduce da quattordici risultati utili consecutivi".
Quindi un motivo di orgoglio per i suoi calciatori, dopo una mattinata alquanto difficile nel mezzo del ritiro del Pisa: "Stamattina ci siamo svegliati con cinque giocatori a letto, colpiti da un virus. Avevo le mani tra i capelli. Non sapevo che fare, abbiamo sospeso la seduta video. Non sapevo chi sarebbe sceso in campo, Lind pure ha giocato con un’unghia rotta: non riusciva a infilarsi gli scarpini". Ma ciò che conta è la dimostrazione: "Alle cinque, nonostante molti fossero a metà servizio, ognuno ha dato la propria disponibilità: siamo un gruppo straordinario".
Ah, c’è ovviamente la classifica: "Pensare che abbiamo tredici punti di distanza dal Bari (allora quarto in classifica, ndr) è straordinario, probabilmente se il campionato fosse stato come gli scorsi saremmo in fuga, invece ci troviamo ancora a lottare, perché anche lo Spezia e il Sassuolo stanno costruendo qualcosa di incredibile".
Però a Pisa non si può non sognare dinanzi a quanto fatto: "È bello vedere soddisfatto il mio presidente, i miei direttori, vederli orgogliosi della squadra, dei miei ragazzi. Per me è la vittoria più bella al di là di come andrà a finire".
Infine, Inzaghi ha voluto specificatamente citare un calciatore, prima uomo copertina, quindi passato in secondo piano: Nicholas Bonfanti. "Voglio parlare di lui nello specifico. So che in questo momento sta giocando poco, ma come ci ha guidati lui a inizio stagione adesso lo sta facendo Lind. Bonfanti si sta allenando magnificamente in queste settimane e sono sicuro che tornerà il suo momento".
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