Tendiamo a ricordarci di più i momenti belli o quelli brutti? Solitamente la mente umana è programmata per "dimenticare" più in fretta gli episodi difficili. L’impegno che attende il Pisa nel pomeriggio di sabato porta con sé tutti questi connotati: il Cittadella nell’immaginario collettivo della tifoseria nerazzurra è la rappresentazione plastica della "bestia nera". Goleade subite in casa, torti arbitrali più o meno clamorosi, partite che sembrano governate da una divinità bizzosa e bizzarra: nel corso degli incroci avvenuti con la compagine patavina, lo Sporting Club ha subito veramente di tutto. Ma se c’è un insegnamento positivo lasciato in eredità dalla stagione scorsa è che anche il Cittadella può essere sconfitto dominando il gioco e creando occasioni su occasioni. Sotto la gestione di Alberto Aquilani i nerazzurri sono stati capaci, infatti, di realizzare un due su due nelle sfide con il club granata: vittoria all’andata e successo al ritorno al "Tombolato". Pensate che questo obiettivo, in tutti e 25 i precedenti accumulati dal 1999 a oggi, è stato raggiunto soltanto in un’altra occasione: nella stagione 2002-2003, in Serie C. Dopodiché dal 2008 al 2023 i granata sono stati capaci di mettere in fila 11 vittorie nei 14 incroci ufficiali, disputati tra Serie B e Coppa Italia. Uno score così "tragicamente" negativo da far assumere al club patavino i connotati dello spauracchio, in parte sbiadito dai più recenti incontri nei quali il Pisa è riuscito a inanellare tre vittorie consecutive, l’ultima delle quali gentilmente "concessa" dal Cittadella con l’utilizzo di Jacopo Desogus.
M.A.
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