
Il gol di Henrik Meister, 21 anni
Quando il gioco si fa duro e il mare in tempesta picchia duro sul vascello nerazzurro, Giovanni Corrado si impadronisce del timone e indica la rotta da seguire: "Fa male, molto, ma purtroppo dobbiamo anche ponderare queste sconfitte. Col Sassuolo non meritavamo di perdere. Oggi (ieri, ndr) siamo riusciti ad andare due volte in vantaggio su un terreno infuocato, quindi la squadra c’è, è sul pezzo e sa come colpire anche gli avversari più forti". L’amministratore delegato trova il pelo nell’uovo di un pomeriggio storto: "In queste sfide i dettagli fanno la differenza e se abbiamo perso significa che qualche piccolezza è stata gestita male. Sicuramente non siamo stati cinici quanto lo Spezia".
Il segnale ’No panic’ lampeggia a sirene spiegate nello spogliatoio nerazzurro: "Posso mettere la mano sul fuoco su un aspetto – precisa Corrado -: Inzaghi e la sua squadra non subiranno alcun contraccolpo, il percorso riparte immediatamente da sabato contro il Mantova insieme alla nostra gente, che è l’esempio e lo stimolo per andare a conquistare l’obiettivo che tutti sogniamo". Poi l’amministratore delegato entra nelle pieghe della partita: "Oggi, come una settimana fa, abbiamo giocato una gara dal ritmo, dai contenuti e dall’atmosfera di categoria superiore: la squadra ha maturato la consapevolezza di poterci stare su questo palcoscenico. Il 3-2 dello Spezia è stato un’autentica mazzata, nella testa dei ragazzi sicuramente hanno pesato le occasioni perse e i gol subiti in momenti nei quali invece avremmo dovuto mettere una pressione maggiore sull’avversario".
E ancora: "L’uno a zero è arrivato dopo rispetto a quando lo avremmo meritato, poi la punizione dell’1-1 rientra in quei dettagli che devono essere migliorati. Il raddoppio l’abbiamo segnato nel momento migliore, ma ancora una volta il due a due si è concretizzato in modo inatteso". Lo sguardo di Giovanni Corrado è puntato sull’immediato futuro: "Un risultato positivo ci avrebbe consentito di giocare con un pizzico di respiro in più, ma in questi sei anni di B ho imparato che una vittoria oggi non ci avrebbe consegnato la promozione. Restiamo in una posizione in cui chiunque avrebbe firmato a inizio stagione, ma anche alla vigilia della doppia trasferta appena archiviata: mancano nove gare, ci sono 27 punti in palio e ci saranno pomeriggi nei quali conquisteremo punti pesanti e le rivali vivranno scivoloni inaspettati".
M.A.
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