
i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore
"Più il traguardo si avvicina più dobbiamo avere la rabbia di andarcelo a prendere. Avanti a testa bassa. I tifosi è giusto che si esaltino, ma non i miei giocatori: devono restare umili e mantenere il furore agonistico". Con questa frase Filippo Inzaghi ha voluto commentare l’allungo rispetto al terzo posto, ora di otto punti, in seguito al successo del Pisa a Cosenza. "Tutti abbiamo visto il risultato dello Spezia, sapevamo che allungare ci avrebbe dato dei vantaggi". Ai microfoni di 50Canale, l’allenatore del Pisa sulla partita del "San Vito – Marulla" ha dichiarato: "Era una partita che nascondeva molte insidie. L’avvio non è stato semplice. Poi l’abbiamo fatta sembrare facile". Inzaghi ha scherzato sul gol di Touré: "Cosa gli ho detto? Che era uno schema venuto bene". Mentre ha parlato delle condizioni di Tramoni: "Ho fatto dei cambi perché avevo giocatori diffidati che non potevo rischiare. Stanno tutti bene tranne lui: ha sentito un indurimento. L’ho tolto perché si stava toccando la gamba. Speriamo non sia nulla di grave, ma qualunque cosa sia successa, abbiamo valide alternative: Arena, Meister, Morutan che è recuperato".
Insomma, ne sapremo di più riguardo le sue condizioni nelle prossime ore. Intanto, è stato il modo anche per vedere in campo Solbakken e Castellini: "Sono contento. È stato un secondo tempo molto tranquillo. La nostra forza è il gruppo", Inzaghi ha l’obiettivo ben fissato in testa: "Non abbiamo ancora fatto nulla, Mancano ventuno punti. Io da calciatore ne ho persi di campionato con otto punti di vantaggio. Non abbiamo ancora fatto niente".
Testa quindi al Modena, vittorioso contro il Catanzaro nell’ultimo turno: "L’Arena dovrà essere una bolgia già dal riscaldamento. Vincere la prossima, con lo Spezia che giocherà domenica contro la Sampdoria, certo è che sarebbe un bel messaggio". C’è emozione, ma che non può permettere di sognare anzitempo, lo ribadisce l’allenatore del Pisa in maniera abbastanza chiara: "Siccome voglio prendere il nostro sogno, fino a che non ci sarò arrivato non posso pensare ad altro che a raggiungerlo il più presto possibile".
Lorenzo Vero
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