Partiamo da un presupposto, più che doveroso in questo caso: il gol di Fumagalli che ha permesso al Cosenza di pareggiare è un’assoluta prodezza, il cosiddetto "gol della domenica". È però altresì doveroso analizzare un altro fatto: è l’ennesimo gol in stagione subito dai nerazzurri su sviluppi di palla inattiva. Più precisamente, l’ottavo. Che, avendone la squadra nerazzurra in totale di reti subite quattordici (terzo miglior dato del campionato, meglio hanno fatto solo Spezia con dieci gol subiti e Palermo, dodici), quelle da palla inattiva rappresentano il 57% del totale.
L’unico vero tallone d’Achille della squadra nerazzurra, seconda da sola in classifica a 31 punti, tre in meno del Sassuolo. Una tendenza, inoltre, che si porta dall’estate avanti: il primo gol subito in questa maniera è arrivato infatti alla prima giornata, da Bertola dello Spezia nella partita conclusa poi per 2-2.
Ulteriore campo d’analisi riguardo questo dato sta nella modalità: ben cinque degli otto gol incassati così sono arrivati da un piazzato calciato sul versante destro della difesa nerazzurra: è accaduto in occasione del gol su sviluppi di calcio di punizione di Vita in Cittadella-Pisa, in quello di Moncini sul tiro di Verreth nella vittoria contro il Brescia ma anche negli angoli tramutati in gol da Sersanti e Prestia nelle partite contro Reggiana e Cesena.
Oltre, ovviamente, all’eurogol di Fumagalli, anche quello nato da un calcio d’angolo calciato dal lato sinistro della squadra avversaria. Su calcio di rigore, segnato da Simy della Salernitana, l’altro gol. Coincidenze o un problema ripetuto? Difficile definirlo, certo è che già in passato i protagonisti esplicitarono questa criticità, come lo stesso Filippo Inzaghi, alla vigilia della sfida al Catanzaro dello scorso 29 ottobre: "I calci piazzati sono una delle cose su cui dobbiamo migliorare. Sono qui da poco e abbiamo dato priorità ad altre cose".
Ma guardiamo l’altro lato della medaglia: in campo aperto la difesa del Pisa è praticamente un muro, solo sei i gol subiti in quindici partite, mantenendo quattro volte la porta inviolata.
Lorenzo Vero
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