Tramoni o Morutan? Questa la domanda che è rimbalzata dopo la sconfitta del Pisa contro il Sassuolo. Sì, perché, se nella gara d’andata giocata a Santo Stefano il numero undici fu protagonista con una doppietta, al Mapei Stadium il numero undici è stato probabilmente il peggiore in campo tra le fila nerazzurre. Tre occasioni nitide non messe a segno. "All’andata certe partite non le avremmo perse" ha dichiarato Inzaghi, e il discorso possiamo focalizzarlo anche sul trequartista. L’allenatore ha detto che i continui stop nel corso della stagione iniziano a farsi sentire per lui, che nel 2025 ha visto un sensibile calo nei propri numeri: quattro partite saltate e solamente un gol segnato in sette sfide totali. Una tendenza negativa, rispetto alla straordinaria prima parte di stagione, quando aveva segnato otto gol in quattordici partite, servendo anche due assist.
Poi, bene specificare come hanno fatto i propri compagni: a lui basta un pallone per illuminarsi, come ha dimostrato contro la Juve Stabia (partita per la quale anche L’Equipe lo ha premiato, inserendolo nella squadra dei migliori francesi all’estero). Però, per un trequartista non brillante, ce ne è uno che sta aumentando costantemente di condizione: Morutan. Settimana scorsa ha dichiarato di non essere ancora al 100%, ma questa percentuale sta aumentando giorno dopo giorno. Dopo essere stato decisivo contro la Juve Stabia, la fiducia pare sempre maggiore.
Anche contro il Sassuolo il suo ingresso è stata l’arma che ha acceso la luce, ha dato elettricità alla manovra del Pisa, conferendo cambio passo sulla trequarti. Dopo un mese di "rodaggio", il rumeno in maglia ottanta sembra ormai pronto, e Inzaghi sembra sempre più soddisfatto di lui come dimostrano le ultime prestazioni.
Nelle prossime partite, chissà se a partire proprio da La Spezia, Morutan potrebbe trovare così nuovamente spazio dal primo minuto (come accaduto con il Cittadella), magari lasciando possibilità a Tramoni di essere l’arma da schierare a gara in corso, per spezzare la partita. L’opzione dei due in contemporanea in campo, al momento, pare plausibile solamente a gara in corso, poi chissà. Una possibilità potrebbe essere quella di passare al 4-2-3-1 anche per spazi più ampi della partita.
Lorenzo Vero
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